"Il
Cammino della Comunità”, di Adriano Olivetti, edizioni di Comunità, ISBN:
978-88-98220-03-8.
“Il Cammino
della Comunità” riprende i concetti fondamentali espressi né “L’Ordine politico
delle Comunità”, scritto da Adriano Olivetti nel corso della seconda guerra
mondiale. L’idea dell’Autore era di contrapporre la sua ideologia comunitaria
sia alla visione capitalistica sia a quella comunista, prefigurando una forma
di umanesimo basato su una combinazione di valori d’ispirazione cristiana e sull’idea
di progresso scientifico e culturale. Funzionale a questa ideologia era il
concetto di Comunità, che doveva rappresentare una collettività omogenea dal
punto di vista culturale e territoriale e che, aggregata a insiemi del medesimo
tipo, avrebbe dato vita a uno stato federale e liberale dove il cittadino
sarebbe stato effettivamente il protagonista della vita politica della nazione.
Il progetto di
Adriano Olivetti non fu solo un edificio teorico ma trovò un campo pratico di
attuazione nelle pratiche di politica sociale promossa dalle industrie Olivetti
e attraverso l’opera del Movimento di Comunità, del quale i “centri comunitari”
canavesani ne furono una delle espressioni. Fra gli anni cinquanta e il 1964, anno
in cui il movimento rinunciò all’attività politica, questa rappresentanza
politica (che non si definì mai un “partito”) riuscì ad amministrare con
successo una quarantina di comuni canavesani e a far eleggere alla Camera dei
deputati Adriano Olivetti, durante le elezioni del 1958 nelle liste di
“Comunità”.
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