giovedì 11 giugno 2015

Recensione: Riti di iniziazione – Antropologi, stoici e finti immortali


“Riti di iniziazione – Antropologi, stoici e finti immortali”, di Stefano Allovio, edizioni Raffaello Cortina, ISBN: 978-88-6030-723-1.
Probabilmente, per mia ignoranza, non sono riuscito a cogliere in pieno lo scopo di questo saggio; obiettivo che, invece, potrebbe essere alla portata di qualche “addetto ai lavori”.
 Una serie di spiegazioni frammentarie riguardanti i riti di iniziazione praticati, soprattutto, in Africa centrale e meridionale, inframezzate a riflessioni filosofiche riguardo al ruolo di etnografi e antropologi. Mah!!!

lunedì 8 giugno 2015

Recensione: Spillover


“Spillover”, titolo originale: “Spillover – Animal Infections and the Next Human Pandemic”, di David Quammen, traduzione di Luigi Civalleri, edizioni Adelphi, ISBN: 978-88-459-2929-8.
Ecco un libro veramente interessante che spiega il delicato rapporto di interscambio che sussiste fra il genere umano, l’ambiente naturale e le altre specie viventi. Lo “Spillover”, da tradurre con i termini italiani di “traboccare”, “tracimare”, “straripare” …, indica, in questo caso, il momento in cui un certo patogeno fa il salto fra una specie e un’altra e, in particolare, passa da una specie animale all’uomo. In questi casi si parla più genericamente di “Zoonosi”, cioè di malattie che possono essere trasmesse dagli animali a noi. Il passo successivo di un patogeno di “successo”, invece, implica l’acquisizione della capacità di trasmettersi anche da uomo a uomo, il che lo renderebbe, ovviamente, ancora più pericoloso, ad esempio com’è avvenuto nel passato per alcune malattie devastanti come il vaiolo, la peste bubbonica, il morbillo, la difterite, l’influenza e, più recentemente, con l’HIV e l’Ebola.
 In sintesi, lo sporadico “Spillover” di oggi può essere il prodromo della pandemia di domani (come ad esempio si teme per la SARS o per l’” Aviaria”), ecco quindi la ragione per la quale individuare tali eventi riveste una grande importanza.
Per fronteggiare questi rischi esistono organizzazioni e ricercatori che si interessano ai diversi casi di contagio inter-specie e che si occupano di monitorare l’evoluzione dei patogeni implicati nei casi conosciuti di zoonosi. Compito di questi specialisti, il cui lavoro tra l’altro, spesso si suddivide fra la ricerca di laboratorio e quella sul campo, non solo è quello di ricercare le modalità attraverso le quali avviene il contagio, ma anche di analizzare l’ambiente in cui prospera e si sviluppa la possibile minaccia. In particolare, risulta fondamentale riuscire a scoprire il cosiddetto “Ospite serbatoio” cioè l’animale che accoglie e occulta il patogeno nei momenti in cui la malattia sembra dileguarsi e che, non di rado, non è il medesimo attraverso il quale avviene il contagio nei confronti degli esseri umani.
L’Autore ci presenta quindi una serie di casi recenti e passati, descrivendo in modo appassionato le esperienze di questi cacciatori di virus e sfatando, nel contempo, molti luoghi comuni e leggende metropolitane.
Si tratta quindi di un libro che è bello davvero, e che abbina una seria informazione scientifica a racconti che non mancano certo di stimolare una forte curiosità come anche una certa inquietudine. C’è da aggiungere che, dopo aver letto questo libro, viene certamente voglia di richiamare un po’ dei vaccini fatti in passato e, magari, di sottoporsi anche a quello antinfluenzale il prossimo autunno!