venerdì 24 maggio 2019

parte2: Indizi inquietanti: fatti quotidiani e repressione del dissenso

A pochi giorni di distanza, dopo la sospetta solerzia del Miur relativamente al caso di sospensione della professoressa Rosa Maria Dell'Aria, ecco che si registra un altro caso preoccupante nei confronti di un giornalista di Repubblica che partecipava una manifestazione contro Casa Pound a Genova:

https://genova.repubblica.it/cronaca/2019/05/23/news/casapound-227001578/?ref=RHPPLF-BH-I227041075-C8-P2-S1.8-T1


... evidentemente tutto va preso con una certa prudenza perché i fatti sono da chiarire, e con essi anche le eventuali responsabilità da una parte o dall'altra.

E' noto Infatti che, in una manifestazione dove partecipano gli "antagonisti" (mediamente soggetti abbastanza "cazzoni" secondo il metro dell'uomo comune) è sempre difficile capire quanto gli interventi di "alleggerimento" da parte della polizia siano effettivamente giustificati o meno ... fatto sta che, se si legge l'articolo, si ha la sgradevole sensazione che l'"errore" da parte delle forze dell'ordine sia stato "solo" quello di pestare una persona con "agganci" (il che porterà ad un inchiesta) anziché un perfetto sconosciuto (che non avrebbe fatto clamore), ma non il fatto in sé!.

Meditate gente perché domenica si vota!

martedì 21 maggio 2019

Recensione: istruzioni per diventare fascisti

“Istruzioni per diventare fascisti”, di Michela Murgia, edizione Einaudi; ISBN: 9788806240608.

Saggio interessante che raccoglie affermazioni, attitudini, atteggiamenti e reazioni di “pancia” che, riguardando un po’ tutti (nessuno, o quasi, escluso) e che costituiscono già di per sé una spiegazione del “perché” la nostra società stia svoltando a “destra” o, peggio, che corra il serio rischio di scivolare progressivamente verso forme di autoritarismo.

Il fenomeno è evidentemente complesso; difficile negare però che esso dipenda anche fortemente da componenti soggettive e, in particolare alla propensione di molti a “lasciarsi andare” disinteressandosi della politica, smettendo di esercitare la propria coscienza critica e affidandosi alle scelte e alle reazioni istintive (che sono quasi sempre sbagliate).

A me sembra che la morale della storia sia la seguente:

La salute della democrazia richiede cure costanti e, in particolare, un comportamento (mentale) attivo e un costante “allenamento” del nostro senso critico; invece, anche solo la semplice apatia conduce naturalmente all'autoritarismo.

Temo che tutto ciò sia vero!

venerdì 17 maggio 2019

Indizi inquietanti: fatti quotidiani e repressione del dissenso

​Gli articoli qui sotto sono relativi al medesimo fatto di cronaca che riguarda la sospensione per 15 giorni di una professoressa siciliana rea di aver "omesso il controllo" su un gruppo di ragazzi che, nel corso di un lavoro di ricerca relativo al "giorno della memoria, hanno finito per accostare la politica di Salvini nei confronti dei migranti alle reggi raziali di mussoliniana memoria:

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/05/16/news/palermo_a_scuola_un_video_accosta_salvini_al_duce_sospesa_una_docente-226386257/?ref=RHPPLF-BH-I226461865-C4-P4-S2.4-T1

https://video.repubblica.it/edizione/palermo/palermo-la-docente-sospesa-per-il-video-su-salvini-ecco-le-immagini-contestate-nessuno-e-stato-offeso/334679/335280?ref=RHPPLF-BH-I226461865-C4-P4-S1.4-T1

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/05/16/news/palermo_due_alunni_difendono_la_prof_sospesa_lei_non_ci_ha_costretti_a_fare_nulla_-226434542/?ref=RHPPLF-BH-I226461865-C4-P4-S1.4-L

Personalmente, riguardo a questa vicenda sono stupito delle seguenti cose:
- forse l'accostamento proposto dagli studenti (si badi, non dalla professoressa!) può essere inteso come eccessivo ma, nell'ambito di un confronto politico dialettico dove, ovviamente, è lecito dissentire o operare dei distinguo, lo ritengo assolutamente "accettabile".
- la sospetta rapidità con la quale sono stati accertati i fatti.
- la sproporzione e ingiustizia  della sanzione rispetto ai fatti accertati.

Questa vicenda, tra l'altro, si aggiunge ad altri fatti avvenuti recentemente dove si è assistito a quello che potremmo definire "eccesso di zelo" da parte delle forze dell'ordine (vigili del fuoco, nel caso specifico) nel rimuovere cartelli e lenzuola esposti sulle abitazioni e che erano in chiaro dissenso con le politiche della lega.

Possiamo tranquillamente affermare, a parer mio, che la repressione del dissenso comincia a palesarsi effettivamente nella vita quotidiana delle persone.

Questo è un grave segnale perché è uno degli elementi storicamente sempre presenti che segnalano il tentativo di instaurazione di un "Regime" che, prima conquista un certo seguito popolare (incentrato spesso su pochi temi "sensibili" che fungono da "spauracchio" collettivo) per poi uniformare artificiosamente il consenso attraverso metodi repressivi dando così l'impressione di un sostegno incondizionato alle proprie politiche.

Ai regimi non si giunge di norma di colpo ma a seguito di derive progressive e maturazioni anche relativamente lunghe; l'importante però è stroncare certe velleità sul nascere (e quando lo si può ancora fare!) perché in seguito diventa spesso troppo pericoloso (e costoso) per i singoli individui agire in disaccordo con la vulgata istituzionale.

Sarebbe bene quindi che, chi andrà a votare alle prossima scadenza elettorale ne tenga conto e ci mediti su profondamente perché i "regimi" una volta instaurati sono poi difficili da rimuovere (chiedetelo ai venezuelani!).

giovedì 16 maggio 2019

Bufale preelettorali: da sinistra a destra si ode uno squillo di tromba... tagliamo le tasse (come no!)!


Comincia la solita “sagra della bufala” da campagna preelettorale, questa volta purtroppo, ad opera del Pd:

… già invece si conosce la super bufala del Governo gialloverde che vorrebbe inserire la flat tax … che non solo scimmiotta malamente la peggio “Reagan economy” dei meravigliosi “anni 80” (del secolo scorso) con tanto di tentativi di applicazione della demenziale teoria “trickle-down” (detasso i ricchi per creare ricchezza anche per i poveri!). Soprattutto però nessuno ci spiega come si riuscirebbe a sostenere tale manovra finanziariamente senza sfasciare i conti pubblici!

Fantastico! Come ad ogni tornata elettorale, tutti vorrebbero abbassare le tasse e io dovrei plaudire insieme a tutto il resto dei (pochi) contribuenti …

Pochi? Ma non siamo un Paese soffocato dalle imposte?

Ni! Più precisamente siamo un Paese dove una minoranza di contribuenti è effettivamente vessata fiscalmente, ma dove sostanzialmente la maggioranza paga poco o niente!

A ben guardare infatti, la situazione è ben evidenziata da un articolo del Corriere della Sera apparso qualche giorno fa:


Se leggete anche solo le prime righe dell’articolo e vi limitate a dare un’occhiata alla tabella riportata nella tavola 1 riportata nel medesimo:



Noterete che, anche la maggior parte dei contribuenti, ovvero, quelli che almeno si sforzano di presentare una denuncia dei redditi (che già sono sospettosamente bassi rispetto al totale dei cittadini), risultano veramente “miserabili” (ad esempio, fate la somma di coloro che dichiarano da “zero” a quindicimila euro annui!).
Tutto ciò appare quanto meno sospetto tenuto presente che non sono ancora scoppiati moti di piazza né si registrano diffusi assalti “ai forni” del pane che sarebbero perfettamente giustificabili., se effettivamente la situazione fosse quella fotografata.

La morale sembra insegnare almeno le seguenti cose:
-       - Inutile abbassare le tasse a coloro che già non le pagano perché la matematica insegna che una qualsiasi percentuale applicata a “zero” (o giù di lì!) produce sempre il medesimo risultato nullo (o lì vicino!)!
 In parole povere, non penso che per chi evade ("molta") parte del proprio reddito la diminuzione delle aliquote sia di per sé ragione sufficiente per modificarne il comportamento fiscale.
-       -  È tecnicamente arduo (ancorché sarebbe auspicabile) diminuire le (alte) imposte a coloro che, invece, le pagano perché, a meno di far emergere contemporaneamente molta parte dell’evasione, si sfascerebbero completamente i conti pubblici!

Cosa fare quindi? Molto semplice, bisogna dire la verità!
 Ovvero che:
-     - Prima bisogna trovare il modo di far pagare le tasse a tutti sulla base dei redditi reali facendo emergere evasione e lavoro nero. Nel medesimo articolo del Corriere c’è qualche suggerimento … ma anche è noto il metodo messo in atto dal fisco portoghese (che riprende almeno in parte i suggerimenti proposti nell'articolo) che potrebbe essere semplicemente studiato e applicato.
-        -  Dopo bisogna cominciare a diminuire le aliquote, cominciando NON da quelle basse, ma da quelle medie che sono quelle che gravano su chi le tasse le paga già!
-      - Senza dimenticarsi, possibilmente il problema del “cuneo fiscale” che, sicuramente non favorisce l’emersione del lavoro nero.
-        - … e magari rispolverando i dossier di taglio degli sprechi (infatti, c’è sì chi non paga le tasse, ma anche chi si comporta da “parassita” svolgendo lavori, assumendo cariche e prebende che non servono a nessuno!).

Caro Zingaretti, io penso che questo sarebbe uno splendido programma politico per un governo di centro-sinistra, anche se in realtà ammetto che sarebbe ancora di più uno splendido programma per un partito di centro- e- basta (un partito “serio”, per dirla in altre parole!) che, purtroppo però, manca disperatamente!

venerdì 10 maggio 2019

Salone del libro Torino: Cara "sinistra" che errore l'"Aventino"! ... ma ci sono le eccezioni, vedi Halina Birembaum

Riguardo alla vicenda della casa editrice Altaforte, sempre su questo blog, ho recentemente stigmatizzato il comportamento di chi, fra gli intellettuali democratici (e in particolare di "sinistra") pensa di affrontare il problema del revanchismo nazifascista semplicemente sgombrando il campo con sdegno.
Questo, ho detto, non è altri che un comportamento rinunciatario che tende a riprodurre la logica perdente del cosiddetto "Aventino".

Non ho cambiato idea a riguardo, intanto però prendo atto che per ogni posizione di principio è necessario sempre tenere conto delle dovute eccezioni e che certi gesti producono o meno risultati in virtù di "chi" li pone in atto.
Questo è il caso di Halina Birembaum.

Infatti, fra i tanti "rinunciatari", in caso fosse stata presente Altaforte, ci sarebbe stata anche Halina Birembaum e, nel suo caso, non si possono avere dubbi (e infatti nessuno ne ha avuti!) sul fatto che non solo la sua sarebbe stata un'assenza giustificata, ma che tale eventualità  avrebbe anche fatto venire meno una testimonianza toccante e importante (e questo non valeva necessariamente per tutta la lista dei tanti "sdegnosi"!).
Tra l'altro, lei e lei sola, fin da subito chiaramente e istintivamente percepita da tutti come autorevole in virtù della sua esperienza di vita e testimonianza, e grazie al suo intervento, ha prodotto un significativo cambiamento di clima intorno al Salone che ne ha accresciuto il valore umano e culturale.

Il mio personale ringraziamento va quindi a persone come lei delle quali sempre si noterebbe e si rimpiangerebbe l'assenza.


lunedì 6 maggio 2019

Salone del libro Torino: Cara "sinistra" che errore l'"Aventino"!

Una casa editrice di "destra" (Altaforte) si presenta al salone e, parte della "sinistra", sembra dimenticare le lezioni della storia e "sgombra" il campo...
L'"Aventino" non paga cari signori e abbandonare il terreno di confronto non gioverà a nulla e a nessuno come già in precedenza; non l'avete ancora capito?
Nessuno del grande pubblico, dei giovani, delle scuole si ricorderà della vostra sdegnosa assenza, mentre forse, potreste contribuire e molto, proprio con la vostra fattiva, pacata e ragionevole presenza.

Loro, i giovani (ci sarà anche mio figlio), si avventeranno su libri e fumetti, ascolteranno le conferenze e si porteranno a casa il ricordo di chi c'era e non certo di chi non ha voluto esserci ... e figuriamoci poi se gli assenti sono pure troppo facilmente etichettabili come "intellettual(oid)i di sinistra"! ...

Quelli di loro più accorti e curiosi, scorrazzeranno proprio fra gli stand dei "piccoli editori" e forse, sì, si imbatteranno proprio nello stand di Altaforte (io vado a vederlo di sicuro, se posso :-)). Uh che paura! Uh che attrazione, proprio la, i "fasci in carne ed ossa! Che brivido! Magari proprio a fianco dello stand dei  Dianetici, o a quello di Jakabook di CL?  o a qualche altro stand di sciroccati? ... o magari sarà vicino a DeriveApprodi o Kaos edizioni?
Proprio questo è il bello del Salone ... ci sono "perle", semplici curiosità ed anche, sicuramente, "patacche" per tutti i gusti. Quello che non si può trovare, però è "ciò" e "chi" non c'è!

Permettetemi di suggerirvi quindi "letteralmente" di .... FARVI FURBI!

Perché, mi spiace, fate un grosso errore; perderete la battaglia ... ed anche la guerra!

Ancora una volta mi scopro dalla parte di chi, come Michela Murgia (due a zero per lei signora!), ci sarà e terrà botta!