sabato 16 luglio 2022

Recensione: Sentire e conoscere – Storia delle menti coscienti

 

"Sentire e conoscere – Storia delle menti coscienti”; di Antonio Damasio; titolo originale: “Feeling & Knowing – Making minds Consciscious”; Traduzione di Isabella C. Blum; edizioni Adelphi; Isbn 978-88-06-459-3655-5.

In questo breve e sintetico Saggio, l’Autore, esperto di neuroscienze, cerca di sintetizzare alcuni concetti fondamentali legati al funzionamento della mente cosciente.

Molto interessante il discorso evolutivo e le distinzioni fra il concetto di “essere”, “sentire” e “conoscere” nonché l’individuazione dell’omeostasi, nel senso chimico e fisiologico, quale concetto che viene posto alla base delle “scelte” degli esseri viventi di ogni tipo, siano essi unicellulari e dotati di quella che l’Autore chiama “intelligenza non esplicita”, oppure più “evoluti” e dotati di “coscienza” e che, in estrema sintesi, sono caratterizzati da apparati sensoriali atti a “mappare” più efficientemente l’ambiente circostante. Fondamentale, in questo contesto, nel percorso evolutivo che porta dall'intelligenza senza mente degli esseri” semplici” all'intelligenza cosciente degli esseri umani, il riconoscimento del ruolo del sistema nervoso, nonché della capacità del cervello, a questo collegato, di costruire, ricordare/richiamare e astrarre “mappe” spaziali e/o sensoriali dell’ambiente circostanze.

Una bellissima sintesi che svela la bellezza e le potenzialità della mente umana ma che, dall’altro, seppur riconoscendone l’eccezionalità, ne evidenzia anche i limiti e ne sottolinea gli obbiettivi di base, intrinsecamente legati alla necessità di “sopravvivere”. Ciò, fra le altre cose, ci riconcilia con le esigenze di base di tutti gli altri esseri viventi, anch'essi, a loro modo “intelligenti” e spinti dai medesimi nostri bisogni.