Per chi ha letto il romanzo “Q”, il capolavoro di Luther Blisset, lo
pseudonimo dietro al quale si cela il collettivo di scrittori Wu Ming, le
attuali esternazioni di Grillo e dei parlamentari del M5S devono ricordare il
clima creatosi tra gli anabattisti della città di Münster. L’episodio ha
effettivamente un riscontro storico. Nel 1534 Münster fu occupata dagli
anabattisti che, in pieno fervore religioso e rivoluzionario diedero corso ad
un esperimento sociale di carattere “comunista”, sprofondando la cittadinanza
in una dittatura da incubo (persino rispetto ai parametri di quel periodo!). L’attuale
fase di dibattito interno, alla caccia di spie e di nemici interni ed esterni, richiama
fin troppo da vicino questo tipo di situazioni deliranti. Guardando ai
movimenti di matrice populista, ai quali, oltre a quelli religiosi possiamo
certamente assimilare sia il comunismo, sia il nazionalsocialismo, ma anche
alcune fasi della rivoluzione francese, non si fatica a trovare esempi in cui,
partendo da premesse condivisibili, si finisce per degenerare nella dittatura e
nel delirio paranoide che, in sintesi porta direttamente al “terrore”.
Consiglierei ai Grillini di riflettere su queste cose, ricordando, nel frattempo,
che la politica è l’arte del compromesso. Mi sento di aggiungere, infine, che c’è
solo una genia più pericolosa dei disonesti, ed è quella dei “troppo puri”, che
da altre parti, forse più esotiche, prendono il nome di Talebani.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.