venerdì 19 agosto 2011

Recensione: La restituzione

“La restituzione _ Perché si è rotto il patto tra le generazioni”, di Francesco Stoppa, edizione Feltrinelli, ISBN 978-88-07-10471-8.
Di fronte ad una generazione giovanile in apparenza svogliata, priva di ideali, egocentrica e consumista, l’Autore si domanda cosa abbia mandato in tilt il meccanismo della “restituzione”, il processo di trasmissione di impegni, doveri e valori condivisi che suggella il patto fra le generazioni. La colpa ovviamente è da attribuire alla generazione adulta, quella dei genitori, che si sono sottratti al loro compito di instradare i figli lungo un percorso di sviluppo che li portasse verso una maggiore consapevolezza delle proprie possibilità e che li rendesse realmente indipendenti, ma anche capaci di contendere loro il dominio (futuro) sulla società. Una generazione di genitori iperprotettiva e onnipresente ha circondato la propria discendenza di una rete protettiva ipertrofica che gli ha impedito un vero confronto, seppur traumatico con il mondo reale. L’eccesso di consumismo contestualmente alla facilità di comunicazione, movimento e di accesso ad ogni sorta di servizio e contatto sociale hanno ulteriormente contribuito a de-traumatizzare ogni tipo di esigenza, rendendo anche troppo facile l’esaudirsi di ogni desiderio, ma creando anche una serie di dipendenze che hanno accentuato l’incapacità di mettersi alla prova, di accettarsi per quello che si è, di essere soli, di auto-referenziarsi. I cambiamenti sociali e le immagini trasmesse dai mass media hanno poi contribuito a livellare (apparentemente) le distanze fra le generazioni, imponendo la necessità di apparire sempre giovani, dinamici ed enfatizzando il concetto del “qui” e “adesso” , di fatto mettendo in crisi il concetto di autorità, senza però che essa fosse effettivamente messa in discussione e sfidata seriamente. Contestualmente ne è risultata sminuita l’importanza della tradizione e della storia, il che ha contribuito a svilire tutto quanto fosse legato al concetto di invecchiamento, ma anche a procrastinare ogni reale intenzione che implicasse il trapasso e la trasmissione del potere. Sicuramente un bel libro! …. Un po’ difficoltoso in alcune parti per quelli come me che non hanno famigliarità con la terminologia e gli studi psicoanalitici.

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