“’14”; titolo originale:
”14”; di Jean Echenoz, traduzione di Giorgio Pinotti, edizioni Adelphi, ISBN:
978-88-459-2926-7.
Il romanzo ha come
protagonista il giovane Anthime, soggetto che definire “Insignificante” è dir
poco! Egli, insieme al fratello Charles e ad alcuni compaesani: Padioleau,
Bossis e Arcenel, altrettanto poco definiti se non per il loro sommario aspetto
fisico e professione, sono mobilitati insieme fin nelle primissime fasi della
Grande Guerra. Tre di essi perderanno la vita durante il conflitto, mentre il
protagonista e Padioleau torneranno dal fronte resi ormai invalidi; il primo
mutilato del braccio destro, il secondo accecato dai gas.
Tutto questo condensato
in 110 pagine di “nulla” è descritto attraverso uno stile piatto che a me è
apparso totalmente surreale. Forse l’Autore si poneva proprio l’obiettivo di
descrivere in soggettiva lo stupore quasi catatonico che il protagonista prova
nell’essere coinvolto in un evento apocalittico come fu la Prima Guerra
Mondiale: l’euforia dei primi giorni al pensiero di partecipare alla “Storia”
come in una specie di gita scolastica, l’impatto destabilizzante con l’orrore
della guerra di trincea, l’assurda, caotica confusione della battaglia, l’assuefazione
al truce, al grottesco, al fango e alla morte …
Tutto forse troppo sofisticato
per il sottoscritto!
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