venerdì 2 novembre 2012

Spunti di riflessione

Questo scritto mi è capitato in mano per caso, di fronte ad esso, per adesso, mi segno semplicemente un promemoria in modo da non perderlo troppo di vista. Esso infatti merita una riflessione perché si tratta, a mio avviso, di un brano straordinario sia riguardo al contenuto sia per ciò che concerne l'intensità, che inducono nel lettore un profondo impatto emotivo. Ho trovato che ci fosse qualcosa di quasi "faustiano" in esso ... oppure, al contrario, che nascondesse un'illuminazione, la visione fugace di una Terra di confine il cui orizzonte si staglia fra luce e ombra. Ci tornero su!


Dal libro della Sapienza


Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l’argento.
L’ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile

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