domenica 18 novembre 2012

Recensione: Il Manoscritto ritrovato ad Accra

“Il Manoscritto ritrovato ad Accra”, titolo originale: “Manuscrito encontrado en Accra”, di Paulo Coelho, traduzione di Rita Desti, edizioni Bompiani, ISBN: 978-88-452-7186-1.

L’Autore immagina il ritrovamento di un antico manoscritto del quattordicesimo secolo che riporta il testo di un sermone effettuato da un oscuro (e di fantasia) saggio greco detto “Il Copto”. La pubblica predica, avvenuta nella giornata del 14 luglio 1099 in una Gerusalemme in procinto di ricevere l’assalto delle truppe crociate, si svolge nella piazza che già vide Pilato consegnare Gesù ai suoi carnefici ed è rivolta alla popolazione spaventata. Il Copto, ispirato dalle domande della folla, illustra la sua filosofia di vita incentrata sull’amore, sull’accettazione dell’alternanza della sorte, sull’ineluttabilità della morte.

Non avevo mai letto nulla di quest’Autore, anche se certamente ne conosco la chiara fama, è quindi con un certo rammarico che devo dichiararmi completamente insoddisfatto da questo romanzo. Il libro vorrebbe esprimere concetti profondi, ma è poco di più che un’accozzaglia di frasi fatte retoriche e melense senza un valore reale e, a mio avviso, in alcuni casi, persino in mutua contraddizione (devo ammettere, però, di aver perso rapidamente concentrazione nella lettura!). Il testo risulta senza un filo conduttore e senza spessore, fortunatamente, in questo caso, anche in termini di pagine, il che ha almeno abbreviato il danno causato dal tempo perso per completarne la lettura.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.