mercoledì 11 aprile 2012

Recensione: I Mimi

“I Mimi”, titolo originale: “The Mimic Men”, di V. S. Naipaul, traduzione di Valeria Gattei, editrice Adelphi, iSBN 978-88-459-2642-6.
Difficilmente scelgo un libro basandomi principalmente sulla mia esperienza o sulle informazioni raccolte riguardo all’Autore, in questo caso ho fatto un’eccezione perché ero rimasto colpito positivamente da “La Maschera dell’Africa”. Mi è capitato di notare “I Mimi” in esposizione e ho acquistato il romanzo in maniera un po’ compulsiva. Temo di aver fatto male a derogare ai miei principi perché sono rimasto assai deluso della scelta. Il libro non mi ha coinvolto e riconosco di non essere stato in grado né di capire l’argomento trattato, né di entrare in sintonia con il personaggio principale che ho trovato semplicemente apatico e scialbo, quasi una caricatura del supposto carattere indolente spesso attribuito agli abitanti dei tropici. Ho trovato la Londra descritta dal romanzo così cupa che mi ha fatto pensare a Stalingrado, ed anche l’isola tropicale di Isabella (che immagino sia un luogo di fantasia!) mi è apparsa surreale e claustrofobica, pervasa di un’afa così opprimente da far rimpiangere le malsane giungle fluviali di Conrad. Peccato! Soprattutto perché ritengo indiscutibili le riconosciute capacità dell’Autore, per il quale, mantengo inalterata la mia stima.

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