lunedì 16 aprile 2012

Recensione: Hagakure. Il Libro Perduto dei Samurai

“Hagakure. Il Libro Perduto dei Samurai”, di Yamamoto Tsunetomo, traduzione di Maki Kasano, editrice Mondadori, iSBN 978-88-04-58850-4.
Viene riconosciuto come un testo importante della letteratura giapponese del diciottesimo secolo. Si tratta di una raccolta di aforismi ricavati attraverso una serie di conversazioni intrattenute fra Yamamoto Tsunetomo, un ex samurai divenuto monaco buddhista e il suo allievo, Tashiro Tsuramoto, che le trascrisse in un opera di undici volumi. L’edizione attuale è ridotta e riporta solo una parte dell’opera originale.
Il libro è interessante, soprattutto per coloro che sono vicino al mondo delle arti marziali, e alcuni degli aforismi sono molto belli. A mio avviso, non bisogna però esagerarne troppo i contenuti o soffermarsi troppo per ricercare chissà quali temi etici e norme di vita; molti di essi, infatti, descrivono solo una certa situazione storica, altri sono puro buon senso, altri ancora possono essere interpretati un po’ come si desidera. Un po’ come avviene con certi testi zen, ho l’impressione che tante storie messe insieme non facciano necessariamente una dottrina. Detto ciò non intendo assolutamente sminuire quest’opera che si legge con piacere e che induce comunque a parecchi spunti di riflessione.

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