venerdì 17 maggio 2019

Indizi inquietanti: fatti quotidiani e repressione del dissenso

​Gli articoli qui sotto sono relativi al medesimo fatto di cronaca che riguarda la sospensione per 15 giorni di una professoressa siciliana rea di aver "omesso il controllo" su un gruppo di ragazzi che, nel corso di un lavoro di ricerca relativo al "giorno della memoria, hanno finito per accostare la politica di Salvini nei confronti dei migranti alle reggi raziali di mussoliniana memoria:

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/05/16/news/palermo_a_scuola_un_video_accosta_salvini_al_duce_sospesa_una_docente-226386257/?ref=RHPPLF-BH-I226461865-C4-P4-S2.4-T1

https://video.repubblica.it/edizione/palermo/palermo-la-docente-sospesa-per-il-video-su-salvini-ecco-le-immagini-contestate-nessuno-e-stato-offeso/334679/335280?ref=RHPPLF-BH-I226461865-C4-P4-S1.4-T1

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/05/16/news/palermo_due_alunni_difendono_la_prof_sospesa_lei_non_ci_ha_costretti_a_fare_nulla_-226434542/?ref=RHPPLF-BH-I226461865-C4-P4-S1.4-L

Personalmente, riguardo a questa vicenda sono stupito delle seguenti cose:
- forse l'accostamento proposto dagli studenti (si badi, non dalla professoressa!) può essere inteso come eccessivo ma, nell'ambito di un confronto politico dialettico dove, ovviamente, è lecito dissentire o operare dei distinguo, lo ritengo assolutamente "accettabile".
- la sospetta rapidità con la quale sono stati accertati i fatti.
- la sproporzione e ingiustizia  della sanzione rispetto ai fatti accertati.

Questa vicenda, tra l'altro, si aggiunge ad altri fatti avvenuti recentemente dove si è assistito a quello che potremmo definire "eccesso di zelo" da parte delle forze dell'ordine (vigili del fuoco, nel caso specifico) nel rimuovere cartelli e lenzuola esposti sulle abitazioni e che erano in chiaro dissenso con le politiche della lega.

Possiamo tranquillamente affermare, a parer mio, che la repressione del dissenso comincia a palesarsi effettivamente nella vita quotidiana delle persone.

Questo è un grave segnale perché è uno degli elementi storicamente sempre presenti che segnalano il tentativo di instaurazione di un "Regime" che, prima conquista un certo seguito popolare (incentrato spesso su pochi temi "sensibili" che fungono da "spauracchio" collettivo) per poi uniformare artificiosamente il consenso attraverso metodi repressivi dando così l'impressione di un sostegno incondizionato alle proprie politiche.

Ai regimi non si giunge di norma di colpo ma a seguito di derive progressive e maturazioni anche relativamente lunghe; l'importante però è stroncare certe velleità sul nascere (e quando lo si può ancora fare!) perché in seguito diventa spesso troppo pericoloso (e costoso) per i singoli individui agire in disaccordo con la vulgata istituzionale.

Sarebbe bene quindi che, chi andrà a votare alle prossima scadenza elettorale ne tenga conto e ci mediti su profondamente perché i "regimi" una volta instaurati sono poi difficili da rimuovere (chiedetelo ai venezuelani!).

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