Comincia la solita “sagra della bufala” da campagna preelettorale, questa
volta purtroppo, ad opera del Pd:
… già invece si conosce la super bufala del Governo gialloverde che
vorrebbe inserire la flat tax … che non solo scimmiotta malamente la peggio “Reagan
economy” dei meravigliosi “anni 80” (del secolo scorso) con tanto di tentativi
di applicazione della demenziale teoria “trickle-down” (detasso i ricchi per
creare ricchezza anche per i poveri!). Soprattutto però nessuno ci spiega come si riuscirebbe a sostenere tale manovra finanziariamente senza sfasciare i
conti pubblici!
Fantastico! Come ad ogni tornata elettorale, tutti vorrebbero abbassare le tasse e io dovrei plaudire insieme
a tutto il resto dei (pochi) contribuenti …
Pochi? Ma non siamo un Paese soffocato dalle imposte?
Ni! Più precisamente siamo un Paese dove una minoranza di contribuenti è
effettivamente vessata fiscalmente, ma dove sostanzialmente la maggioranza paga
poco o niente!
A ben guardare infatti, la situazione è ben evidenziata da un articolo del
Corriere della Sera apparso qualche giorno fa:
Se leggete anche solo le prime righe dell’articolo e vi limitate a dare un’occhiata
alla tabella riportata nella tavola 1 riportata nel medesimo:
Noterete che, anche la maggior parte dei contribuenti, ovvero, quelli che
almeno si sforzano di presentare una denuncia dei redditi (che già sono
sospettosamente bassi rispetto al totale dei cittadini), risultano veramente “miserabili” (ad esempio, fate la
somma di coloro che dichiarano da “zero” a quindicimila euro annui!).
Tutto ciò appare quanto meno sospetto tenuto presente che non sono ancora scoppiati moti di piazza né si registrano diffusi assalti “ai forni” del pane che sarebbero perfettamente giustificabili., se effettivamente la situazione fosse quella fotografata.
Tutto ciò appare quanto meno sospetto tenuto presente che non sono ancora scoppiati moti di piazza né si registrano diffusi assalti “ai forni” del pane che sarebbero perfettamente giustificabili., se effettivamente la situazione fosse quella fotografata.
La morale sembra insegnare almeno le seguenti cose:
- - Inutile
abbassare le tasse a coloro che già non le pagano perché la matematica insegna
che una qualsiasi percentuale applicata a “zero” (o giù di lì!) produce sempre
il medesimo risultato nullo (o lì vicino!)!
In parole povere,
non penso che per chi evade ("molta") parte del proprio reddito la diminuzione
delle aliquote sia di per sé ragione sufficiente per modificarne il comportamento
fiscale.
- - È
tecnicamente arduo (ancorché sarebbe auspicabile) diminuire le (alte) imposte a
coloro che, invece, le pagano perché, a meno di far emergere contemporaneamente
molta parte dell’evasione, si sfascerebbero completamente i conti pubblici!
Cosa fare quindi? Molto semplice, bisogna dire la verità!
Ovvero che:
Ovvero che:
- - Prima
bisogna trovare il modo di far pagare le tasse a tutti sulla base dei redditi
reali facendo emergere evasione e lavoro nero. Nel medesimo articolo del
Corriere c’è qualche suggerimento … ma anche è noto il metodo messo in atto dal
fisco portoghese (che riprende almeno in parte i suggerimenti proposti nell'articolo)
che potrebbe essere semplicemente studiato e applicato.
- - Dopo
bisogna cominciare a diminuire le aliquote, cominciando NON da quelle basse, ma
da quelle medie che sono quelle che gravano su chi le tasse le paga già!
- - Senza
dimenticarsi, possibilmente il problema del “cuneo fiscale” che, sicuramente
non favorisce l’emersione del lavoro nero.
- - … e
magari rispolverando i dossier di taglio degli sprechi (infatti, c’è sì chi non
paga le tasse, ma anche chi si comporta da “parassita” svolgendo lavori,
assumendo cariche e prebende che non servono a nessuno!).
Caro Zingaretti, io penso che questo sarebbe uno splendido programma politico
per un governo di centro-sinistra, anche se in realtà ammetto che sarebbe ancora
di più uno splendido programma per un partito di centro- e- basta (un partito “serio”,
per dirla in altre parole!) che, purtroppo però, manca disperatamente!
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