giovedì 16 maggio 2019

Bufale preelettorali: da sinistra a destra si ode uno squillo di tromba... tagliamo le tasse (come no!)!


Comincia la solita “sagra della bufala” da campagna preelettorale, questa volta purtroppo, ad opera del Pd:

… già invece si conosce la super bufala del Governo gialloverde che vorrebbe inserire la flat tax … che non solo scimmiotta malamente la peggio “Reagan economy” dei meravigliosi “anni 80” (del secolo scorso) con tanto di tentativi di applicazione della demenziale teoria “trickle-down” (detasso i ricchi per creare ricchezza anche per i poveri!). Soprattutto però nessuno ci spiega come si riuscirebbe a sostenere tale manovra finanziariamente senza sfasciare i conti pubblici!

Fantastico! Come ad ogni tornata elettorale, tutti vorrebbero abbassare le tasse e io dovrei plaudire insieme a tutto il resto dei (pochi) contribuenti …

Pochi? Ma non siamo un Paese soffocato dalle imposte?

Ni! Più precisamente siamo un Paese dove una minoranza di contribuenti è effettivamente vessata fiscalmente, ma dove sostanzialmente la maggioranza paga poco o niente!

A ben guardare infatti, la situazione è ben evidenziata da un articolo del Corriere della Sera apparso qualche giorno fa:


Se leggete anche solo le prime righe dell’articolo e vi limitate a dare un’occhiata alla tabella riportata nella tavola 1 riportata nel medesimo:



Noterete che, anche la maggior parte dei contribuenti, ovvero, quelli che almeno si sforzano di presentare una denuncia dei redditi (che già sono sospettosamente bassi rispetto al totale dei cittadini), risultano veramente “miserabili” (ad esempio, fate la somma di coloro che dichiarano da “zero” a quindicimila euro annui!).
Tutto ciò appare quanto meno sospetto tenuto presente che non sono ancora scoppiati moti di piazza né si registrano diffusi assalti “ai forni” del pane che sarebbero perfettamente giustificabili., se effettivamente la situazione fosse quella fotografata.

La morale sembra insegnare almeno le seguenti cose:
-       - Inutile abbassare le tasse a coloro che già non le pagano perché la matematica insegna che una qualsiasi percentuale applicata a “zero” (o giù di lì!) produce sempre il medesimo risultato nullo (o lì vicino!)!
 In parole povere, non penso che per chi evade ("molta") parte del proprio reddito la diminuzione delle aliquote sia di per sé ragione sufficiente per modificarne il comportamento fiscale.
-       -  È tecnicamente arduo (ancorché sarebbe auspicabile) diminuire le (alte) imposte a coloro che, invece, le pagano perché, a meno di far emergere contemporaneamente molta parte dell’evasione, si sfascerebbero completamente i conti pubblici!

Cosa fare quindi? Molto semplice, bisogna dire la verità!
 Ovvero che:
-     - Prima bisogna trovare il modo di far pagare le tasse a tutti sulla base dei redditi reali facendo emergere evasione e lavoro nero. Nel medesimo articolo del Corriere c’è qualche suggerimento … ma anche è noto il metodo messo in atto dal fisco portoghese (che riprende almeno in parte i suggerimenti proposti nell'articolo) che potrebbe essere semplicemente studiato e applicato.
-        -  Dopo bisogna cominciare a diminuire le aliquote, cominciando NON da quelle basse, ma da quelle medie che sono quelle che gravano su chi le tasse le paga già!
-      - Senza dimenticarsi, possibilmente il problema del “cuneo fiscale” che, sicuramente non favorisce l’emersione del lavoro nero.
-        - … e magari rispolverando i dossier di taglio degli sprechi (infatti, c’è sì chi non paga le tasse, ma anche chi si comporta da “parassita” svolgendo lavori, assumendo cariche e prebende che non servono a nessuno!).

Caro Zingaretti, io penso che questo sarebbe uno splendido programma politico per un governo di centro-sinistra, anche se in realtà ammetto che sarebbe ancora di più uno splendido programma per un partito di centro- e- basta (un partito “serio”, per dirla in altre parole!) che, purtroppo però, manca disperatamente!

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.