venerdì 10 maggio 2019

Salone del libro Torino: Cara "sinistra" che errore l'"Aventino"! ... ma ci sono le eccezioni, vedi Halina Birembaum

Riguardo alla vicenda della casa editrice Altaforte, sempre su questo blog, ho recentemente stigmatizzato il comportamento di chi, fra gli intellettuali democratici (e in particolare di "sinistra") pensa di affrontare il problema del revanchismo nazifascista semplicemente sgombrando il campo con sdegno.
Questo, ho detto, non è altri che un comportamento rinunciatario che tende a riprodurre la logica perdente del cosiddetto "Aventino".

Non ho cambiato idea a riguardo, intanto però prendo atto che per ogni posizione di principio è necessario sempre tenere conto delle dovute eccezioni e che certi gesti producono o meno risultati in virtù di "chi" li pone in atto.
Questo è il caso di Halina Birembaum.

Infatti, fra i tanti "rinunciatari", in caso fosse stata presente Altaforte, ci sarebbe stata anche Halina Birembaum e, nel suo caso, non si possono avere dubbi (e infatti nessuno ne ha avuti!) sul fatto che non solo la sua sarebbe stata un'assenza giustificata, ma che tale eventualità  avrebbe anche fatto venire meno una testimonianza toccante e importante (e questo non valeva necessariamente per tutta la lista dei tanti "sdegnosi"!).
Tra l'altro, lei e lei sola, fin da subito chiaramente e istintivamente percepita da tutti come autorevole in virtù della sua esperienza di vita e testimonianza, e grazie al suo intervento, ha prodotto un significativo cambiamento di clima intorno al Salone che ne ha accresciuto il valore umano e culturale.

Il mio personale ringraziamento va quindi a persone come lei delle quali sempre si noterebbe e si rimpiangerebbe l'assenza.


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.