mercoledì 24 dicembre 2014

Recensione: La Bestia Dentro di Noi – Smascherare l’Aggressività


“La Bestia Dentro di Noi – Smascherare l’Aggressività” di Adriano Zamperini, edizioni Il Mulino, ISBN: 978-88-15-25358-3.
L’Autore sviluppa una tesi che contrasta sia con quanto spesso correntemente accettato a livello sociale, sia con quanto sostenuto da un’ampia parte del mondo scientifico. Egli, in sintesi, sostiene, che non esista nessuna vera e propria prova che dimostri scientificamente come l’aggressività dei singoli esseri umani debba per forza far parte del nostro patrimonio genetico e biologico. La violenza e l’aggressività del singolo non sarebbero oggettivamente spiegabili né come risultato di un antico retaggio animale e, in particolare, il frutto di reazioni istintive che troverebbero origine nelle parti più “antiche” del nostro cervello, né attraverso il frutto di particolari combinazioni genetiche, né, tantomeno, analizzando il contrasto fra il processo di evoluzione e selezione biologica della specie rispetto al più rapido ritmo di cambiamento delle nostre strutture sociali. La violenza, quindi, sarebbe più spiegabile come una scelta dei singoli in parte consapevole. Tale reazione, in linea di principio, sarebbe prodotta da particolari situazioni di tensione sociale e/o ambientale che, tra l’altro, non sono necessariamente il frutto di combinazioni casuali, ma, più spesso, il risultato di scelte e modelli culturali attivamente promossi dai gruppi sociali e persino dalle autorità (ad esempio, l’odio verso il “nemico”). In pratica, la violenza è più spesso frutto del contesto sociale e il risultato di un particolare clima culturale, spesso consapevolmente costruito perché essa si manifesti e sia sostanzialmente accettata, più di quanto possa essere fatta risalire a un’origine naturale, evolutiva o genetica.
Per l’Autore, quindi, la violenza non ha scuse, non è innata ma, in sintesi, è più che altro un problema sociale che va affrontato secondo un approccio socio-culturale teso a rimuoverne gli alibi e le cause.
Un buon saggio e un punto di vista interessante che accolgo con generale favore ma, mantenendo qualche personale riserva (… sarà a causa del mio retaggio “scimmiesco”?! :-)).

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