lunedì 20 settembre 2010

Recensione: Cuore di tenebra

“Cuore di tenebra”, di Joseph Conrad, edizioni Bur, ISBN 978-88-17-00053-6. Forse il più noto fra le opere di Conrad (ha anche ispirato il famoso film ambientato durante la guerra del Vietnam “Apocalypse now”). Il romanzo s’incentra sul racconto fatto in prima persona dal protagonista, un marinaio di nome Marlow, che riporta la sua esperienza nell’allora Congo belga come comandante di un vaporetto fluviale operante sull’omonimo fiume al servizio di una compagnia commerciale. Il narratore viene coinvolto nell’operazione di recupero di uno degli agenti territoriali della compagnia, un uomo circondato da un alone di mistero di nome Kurtz ed insieme ad una squadra partecipa ad una spedizione che, risalendo il fiume, si inoltra nel profondo dell’Africa Nera. La trama di per se è molto scarna, ma l’obiettivo dell’autore è quello di rendere l’atmosfera onirica o meglio da incubo che pervade l’ambiente e che incombe sul protagonista. La profondità e il mistero della foresta pluviale finiscono quasi per assumere la fisionomia e l’essenza di un’oscura creatura senziente, tanto reale e vitale quanto misteriosa e diabolica che, insinuandosi nella mente degli uomini, cerca di trascinarli in un abisso di orrori ancestrali. Kurtz rimarrà vittima di tali incubi, nello stesso tempo deliranti e illuminanti, mentre Marlow si salverà per un pelo, rimanendone però segnato. Il racconto è geniale perché l’autore sostanzialmente non descrive mai precisamente i fatti vissuti e le azioni compiute da Kurtz e che lo trascineranno al delirio e alla morte, invece, induce il lettore a immaginarseli finendo così per fornirgli la possibilità di specchiarsi nella propria soggettiva e personale interpretazione del lato oscuro. Sicuramente educativo!

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