martedì 14 settembre 2010

Media ed autocensura

Chissà se tutti i network che si sono scalmanati per enfatizzare le intenzioni a bruciare il Corano da parte di un irrilevante pastore evangelico (secondo il Corriere i fedeli della sua "Chiesa" non riempirebbero un'aula scolastica!) daranno altrettanto spazio nel documentare quanti morti e distruzioni saranno direttamente riconducibili a tanta indesiderabile pubblicità? Ad oggi sono già tre le scuole cristiane bruciate in Kashmir da estremisti islamici inferociti, ieri il conto era già di 18 morti.
Io sono contrario alla censura, sono però anche convinto che una qualsiasi redazione dovrebbe mostrare maggiore buonsenso e valutare con più attenzione quantomeno la rilevanza (oltre che ovviamente il potenziale impatto sull'opinione pubblica) delle opinioni che vengono divulgate. Non ha senso mettere tutte le notizie sullo stesso piano o peggio sovvertirne l'importanza. In un mondo "normale" nessuno avrebbe semplicemente mai sentito parlare del pastore Jones.

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