sabato 19 maggio 2012

Recensione: Nudi e Crudi

“Nudi e Crudi”, titolo originale: “The Clothes They Stood Up In”, di Alan Bennett, traduzione di Giulia Arborio Mella e Claudia Valeria Letizia, edizioni Adelphi, ISBN 88-459-1610-3.
Una sera, ritornando da uno spettacolo teatrale, i coniugi Ransome trovano la casa svaligiata. Il fatto peculiare è che i ladri hanno asportato completamente ogni cosa, compreso ogni oggetto personale o suppellettile, carta igienica e moquette comprese. Comprensibilmente shoccati dall’avvenimento i due coniugi, ormai logorati da un rapporto un po’ consunto e routinario, reagiranno molto diversamente a un fatto che, in un certo senso da loro una sferzata e fornisce loro la possibilità di ripartire da nuove basi.
Bella l’idea iniziale, che l’Autore sviluppa in maniera divertente per buona parte del racconto svelando una trama logica seppur paradossale e attraversata da curiosi colpi di scena. Purtroppo però tutto viene rovinato da un finale banale e privo di significato che lascia un filo di amaro in bocca.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.