“Non luogo a procedere”,
di Claudio Magris, edizioni Garzanti, ISBN: 978-88-11-68917-1.
Libro che reputo vicino ai confini dell’” illeggibile” e che ho
rischiato di interrompere più di una volta. Evidentemente non mi è piaciuto lo
stile dell’Autore che potrei definire: psichedelico, allucinato, delirante, frenetico
e, comunque, disordinato. Forse Magris voleva scrivere troppe cose, infatti, ad
ogni riga emergono notizie e riferimenti curiosi che, però, finiscono per
stordire e far perdere il filo di una storia che, per inciso, non c’è! Ho trovato strabordante la necessità dell’Autore di mettere in mostra troppi
concetti e troppa conoscenza al costo di mantenersi distante da una trama che,
a mio avviso si perde, o meglio, si profila come una semplice scusa per parlare
d’altro. Sicuramente, egli riesce in più parti a descrivere la brutalità e la
follia della guerra ma, per il resto, il romanzo è solo un caleidoscopio di
immagini slegate
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.