mercoledì 2 settembre 2015

Recensione: Il Cervello Anarchico


“Il Cervello Anarchico”, di Enzo Soresi, edizioni Utet ISBN: 978-88-418-9792-8
 
Forse il titolo di questo saggio può risultare fuorviante perché non si tratta dell’ennesima incursione speculativa su un tema di moda qual è attualmente quello delle neuroscienze e, in effetti, l’opera di Soresi può lasciare perplessi anche solo per il fatto che risulta un po’ strano che un medico, specialista di oncologia polmonare abbia scritto un libro che ha come protagonista il cervello.
 
Le ragioni di questa scelta, in effetti, a pare mio, emergono nel corso dell’opera nella quale l’Autore, attraverso la sua esperienza professionale, descrive il delicato equilibrio e le relazioni fra i sistemi nervoso, endocrino e immunitario, determinanti nello spiegare, almeno in parte, i diversi livelli di risposta soggettiva alle cure somministrate a diversi pazienti per le medesime patologie.
 
A mio avviso Soresi riesce a trasmettere al lettore l’importanza di avere nei confronti del nostro organismo una visione unitaria che ne colga le caratteristiche salienti nel suo complesso e che tenga presente le complicate interconnessioni che caratterizzano il suo equilibrio omeostatico; all’opposto, sarebbe da rifuggire una visione troppo specialistica e meccanicistica che si focalizzi eccessivamente solo sul funzionamento (o malfunzionamento) di singole aree e comparti. Questa visione “dall’alto” gli permette di ricordarci che la medicina non può essere considerata alla stregua di una scienza esatta; essa si colloca in un territorio di frontiera dove le risorse psicologiche del paziente, le intuizioni del medico e il ricorso ai metodi sperimentali possono fare la differenza nel determinare la guarigione o, quantomeno, nell’allungare la speranza di vita di fronte ad una patologia grave e/o terminale. In questa “pratica” medica, solo il dogma viene bandito mentre tutti gli altri strumenti, placebo e pratiche alternative compresi, possono essere tenuti in degna considerazione e a disposizione come strumenti finalizzati al benessere del paziente.

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