venerdì 18 aprile 2014

Recensione: Destra e Sinistra - Significati di una distinzione politica


“Destra e Sinistra”, di Norberto Bobbio, editrice Donzelli, ISBN: 978-88-6843-039-9.
Si tratta della re-edizione pubblicata in occasione del ventennale della prima uscita del saggio, apparso, appunto, per la prima volta nel 1994 (e ripubblicato con varie aggiunte già nel 1999 e nel 2004, visto il grande successo avuto presso il pubblico).
 Le riflessioni del filosofo torinese uscirono in prossimità delle elezioni politiche, le prime tenute secondo quanto previsto dal “Mattarellum” che modificava il sistema puramente proporzionale introducendo il maggioritario. Com’è noto, le elezioni segnarono la discesa in campo e l’affermazione di Silvio Berlusconi e della sua nuova creatura politica, il movimento/partito di Forza Italia, che vinse le elezioni.
In questo contesto storico e politico di grande trasformazione dove, dentro e fuori dal nostro Paese, ci si confrontava con gli effetti della caduta della “Cortina di ferro” e con il collasso dell’”Arci-nemico” dell’Occidente, l’Unione Sovietica e dei principali regimi comunisti a essa alleati, l’Autore risponde alle obiezioni di chi ritiene superata la storica contrapposizione fra destra e sinistra. Questi sono anni che vedono una grande trasformazione dei partiti ex-comunisti che, salvo piccole frange estreme, danno l’impressione di voler convergere sempre di più verso il “Centro”, nel tentativo di adeguarsi al clima apparentemente vittorioso di un sistema capitalistico che sembra destinato a rimanere l’unico arbitro della situazione sociale. Sono gli anni in cui appaiono opere di saggistica di grande successo che tendono a negare la ragione per mantenere un focus sulle differenze fra ”Destra – Sinistra”; ad esempio, nel 1992 è pubblicata “La fine della Storia” di Francis Fukuyama, (all’interno del saggio è contenuto un commento di Bobbio riguardo a questa pubblicazione); mentre nel 1996 uscirà una delle opere più rappresentative del nuovo ciclo interpretativo della storia: “Lo Scontro delle Civiltà” di Samuel P. Huntington che sminuirà l’importanza dell’economia e delle ideologie come cause dei conflitti futuri e che, invece, enfatizzerà più le ragioni di differenza culturale lungo quelle aree geografiche che egli chiama “linee di faglia”.
Bobbio non nega il cambiamento dei tempi, ma ritiene che la differenza fra destra e sinistra continuerà ad avere senso e a essere presa come riferimento in politica. Egli spiega le sue motivazioni cercando nel frattempo di definire oggettivamente le ragioni della distinzione che contrappongono i due termini della diade. Secondo la sua opinione, detta distinzione va ricercata soprattutto sul diverso significato e sull’importanza che, i soggetti proclamatisi di una o dell’altra fazione, danno ai termini “Libertà” e, soprattutto “Eguaglianza”.
Come il solito, la dissertazione si svolge in tono rigoroso, pacato e, se vogliamo, anche un po’ pedante, cioè secondo lo stile tipico del filosofo, sempre estremamente preciso, mai aggressivo né, tantomeno esaltato.
Veramente una buona lettura.

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