venerdì 20 settembre 2013

Recensione: Il mondo fino a ieri – Che cosa possiamo imparare dalle società tradizionali


"Il mondo fino a ieri – Che cosa possiamo imparare dalle società tradizionali”, titolo originale: “The World Untill Yesterday. What Can We Learn from Traditional Societies”, di Jared Diamond, traduzione di Anna Rusconi, edizioni Giulio Einaudi, ISBN: 978-88-06-21452-4.  

Questa volta, l’Autore di “Armi acciaio e malattie” e di “Collasso” ha scritto un libro, nelle premesse, meno ambizioso di quanto ci aveva abituato in passato, ma non per questo meno interessante. In quest’opera Diamond non si occupa direttamente dell’origine e del destino della civiltà ma, facendo ampio ricorso ai suoi studi e alla sua personale esperienza sul campo si arma di lente d’ingrandimento e fa una sorta di comparazione tra il modo di vivere e le istituzioni di un certo numero di società tradizionali comparandole con ciò che succede nelle moderne società occidentalizzate, lo scopo è, da una parte quello di estrapolare e recuperare quei comportamenti che potrebbero contribuire a migliorare la nostra qualità di vita, dall’altra, quello di fornire una spiegazione razionale del comportamento delle popolazioni tradizionali e delle motivazioni che hanno portato a mutamenti comportamentali, culturali e istituzionali nelle società moderne o comunque caratterizzate da una maggiore complessità e densità della popolazione.

L’Autore pone l’accento su argomenti specifici che riguardano le società pre-moderne descrivendo, ad esempio: le diverse ragioni e modi attraverso i quali avviene la gestione del territorio, della proprietà, della giustizia civile e penale, le motivazioni delle guerre tribali, degli scambi, dei commerci e delle relazioni interculturali ponendo persino l’attenzione sui diversi criteri di valutazione del rischio fisico e ambientale. Vengono poi descritti i rapporti famigliari, le diverse tradizioni matrimoniali e i differenti atteggiamenti verso la cura degli anziani, le abitudini alimentari e gli effetti legati alla differenziazione culturale e linguistica. 

Ne viene fuori un libro molto interessante che non annoia mai e ci regala elementi preziosi di riflessione che possono mutare in meglio anche la nostra esistenza personale.

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