venerdì 16 settembre 2011

Noi, le scimmie buone - La scienza alla ricerca delle origini dell'etica

Su La Stampa del 14-09-2011, allegato all'inserto di Tuttoscienze è stato pubblicato un interessante articolo del primatologo Frans De Waal con il seguente titolo:"Noi, le scimmie buone - I test con i primati dimostrano che non c'è bisogno di Dio - gli ingredienti morali sono radicati nel passato evolutivo". Chi volesse consultare direttamente l'articolo può farlo ricercardo il percorso qui sotto indicato:
http://www.scribd.com/doc/65177065

Nel corso dell'articolo lo scienziato spiega i risultati di alcune ricerche riguardo al comportamento dei primati che sembrano dimostrare come essi siano capaci di comportamenti disinteressati che noi classificheremmo come "etici", quali ad esempio: consolare altri soggetti, aiutarli nella ricerca del cibo, ricercare riconpense per il prossimo oppure invece, rifiutare riconpense di qualità inferiore (cibo meno gradito) quando invece, per gli stessi compiti, altri soggetti ricevono ricompense di qualità superiore.
Creando un parallelo con gli esseri umani, si lascia intendere che la moralità possa essere più antica della religione. L'Autore quindi mette in guardia contro tutti coloro che vedono nella sola fede l'unico baluardo contro i comportamenti ripugnanti.

L'articolo è bello ed interessante e lascia spazio a considerazioni rilevanti. Devo però premettere che l'Autore non parla di Dio (il titolo in effetti è sensazionalistico ma fuorviante), ma solo di fede, peraltro immagino, più intesa nel senso di "religione" che non nel senso di ricerca di "spiritualità".
Secondo quanto ho capito, in sintesi si affermerebbe che i primati (uomini compresi) hanno una loro moralità innata e genetica. Semmai quindi ciò che ci sarebbe ancora da capire, sarebbero le ragioni per le quali essi si sono evoluti in questo senso (qui eventualmente si potrebbe immaginare uno spazio per reintrodurre l'opera divina!). Soprattutto però è possibile ipotizzare che siano le varie fedi e religioni a derivare da questa naturale inclinazione dell'uomo all'etica e non viceversa. Verrebbe quindi messo in crisi il dogma che siano state le religioni a creare le basi e i presupposti dell'etica umana. Tale ragionamento è ovviamente dironpente per tutti coloro che si ritengono depositari del "Verbo incarnato" in quanto dimostrebbe proprio la fallacità di quanti si ritengono gli unici custodi dell'etica, della morale e della verità assoluta. Nella migliore delle ipotesi infatti, cioè che un Dio "buono" effettivamente esista e sia alla base dell'etica umana, ogni diversa fede si ridurrebbe ad essere solo uno dei tanti ruscelli in cui si è disperso l'aveo che conduce a Dio ...... pertanto, ogni religione verrebbe ricondotta al più, ad essere solo un percorso utile fra tanti altri!

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