giovedì 24 marzo 2011

Recensione: Ipazia - la Vera Storia

“Ipazia – La vera Storia”, di Silvia Ronchey, edizioni Rizzoli, ISBN 978-88-17-04565-0. Ipazia fu una filosofa del V° secolo vissuta ad Alessandria d'Egitto, barbaramente uccisa da una schiera di fanatici cristiani. Proprio questa fine atroce ha fatto si che Ipazia sia divenuta una sorta di icona laica nei confronti dell’estremismo religioso. Come molti subisco il fascino che circonda la figura di Ipazia, dipinta dai posteri e cantata dai poeti come una donna colta, saggia, influente e persino notevolmente bella! Forse quindi mi attendevo troppo da questo libro che, ammetto, un pochino mi ha deluso probabilmente, proprio a causa delle troppe aspettative. L’opera, per altro fin dall’inizio dichiaratamente scientifica, si basa su di una curata ricerca storica; purtroppo però, di fonti è stato possibile reperirne solo poche e pertanto il libro appare artificiosamente lungo rispetto al materiale a disposizione. A me è sembrato a tratti pure frammentario e ripetitivo. La mia impressione è, che per un testo esclusivamente storiografico, sarebbero bastate la metà delle pagine. Si tratta comunque di un buon libro, che, nel rispetto del personaggio ne stempera i tratti mitici eccessivi; qualcosa infatti della vera Ipazia viene fuori! Essa era sicuramente nobile, colta ed intelligente, ma da lei non vennero ne scoperte eclatanti e neppure una scuola od un metodo che ne perpetuasse il pensiero. Era poi in età matura al momento della morte, pertanto possiamo pensare a lei come ad una donna piacevole e affascinante, ma non ad una bellezza mozzafiato. Meglio così! Un minimo di ridimensionamento delle sue, per altro eccelse qualità, contribuiscono solo a renderla più umana, più vicina e persino più simpatica!

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