martedì 28 dicembre 2010

Recensione: Il Miracolo - L'epica ascesa dell'Asia alla conquista del benessere

"Il Miracolo - L'epica ascesa dell'Asia alla conquista del benessere", di Michael Schuman, editore Tropea, ISBN 978-88-588-0135-5, titolo originale “The Miracle”. L’autore cerca di fornire la motivazione dell’ascesa dell’Asia come centro dello sviluppo economico mondiale facendo una panoramica dei principali Paesi del continente. Viene dunque analizzata la situazione socioeconomica a partire dagli anni successivi alla seconda guerra mondiale fino ai giorni d’oggi per Corea del sud, Giappone, Taiwan, Singapore, Indonesia, Cina (Hong Kong e Cina continentale), India, Malaysia e Thailandia; i risultati dell’analisi sono noti e sconcertanti: L’Asia è riuscita a trovare la via di uno sviluppo accelerato, robusto (superando non poche crisi valutarie e di riconversione) e diffuso in un contesto fortemente globalizzato ed anche tecnologicamente avanzato. Nella sua globalità, o anche solo per il tramite di alcuni grandi Paesi dell’area, l’Asia si pone come un primo attore sulle scene di un’economia vivace ed in ascesa e fornisce termini di paragone, alternative ed elementi di riflessione che mettono in discussione i modelli di sviluppo e di civiltà proposti dall’Occidente. Ma perché l’Asia? Si chiede l’autore, come si spiega che proprio lì e non in altri luoghi, abbia avuto origine quest’ affascinante rinascita? (perché per molti Paesi in fondo di questo si tratta!). L’autore non trascura ovviamente di riassumere tutti i fattori di sviluppo che già sono stati presi in considerazione da altri per spiegare questa straordinaria ascesa e che attengono alle variabili tipiche della cosiddetta “globalizzazione”, in altre parole: fattori geografici, storici, culturali, sociali ed economici; ma quello che da vera originalità all’opera è soprattutto la scelta di porre l’accento sui primi attori del “miracolo”, ovvero su quel manipolo di industriali, ma soprattutto di uomini politici che fortemente vollero avviare i loro rispettivi Paesi sulla via dello sviluppo. Il libro ci ricorda che, anche dietro fenomeni complicati, spesso difformi, dovuti a molteplici variabili e persino al “caso”, come la globalizzazione e lo sviluppo socioeconomico di una nazione, spesso si cela una causa prima, ovvero l’opera e la volontà di singole persone che perseguono con tenacia i propri obiettivi. Proprio la più o meno armonizzazione di queste scelte volitive con le esigenze di una certa società portano a situazioni di benessere oppure a stagnazione. L’Asia, contrariamente ad altri luoghi è riuscita a produrre non pochi leader, governanti e imprenditori che nonostante i difetti, le gravi colpe o le violazioni di alcuni (e forse della maggior parte!) di essi, hanno saputo coniugare la loro sete di potere, di fama e di ricchezza con il benessere del proprio Paese.

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