martedì 28 dicembre 2010

Recensione: l'odore dei soldi - origini e misteri

“L’odore dei soldi – origini e misteri”, di Elio Veltri e Marco Travaglio, Edizioni Editori Riuniti, ISBN 978-88-359-8008-7.
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Commento da IBS.it per “L’odore dei soldi – origini e misteri”
Questo libro illustra alcuni aspetti cruciali della storia di Silvio Berlusconi attraverso una scelta commentata di documenti. L'intervista che Paolo Borsellino rilasciò, due mesi prima di morire, a una TV francese sulle indagini della sua Procura sui rapporti tra Berlusconi, Marcello Dell'Utri e Vittorio Mangano. I rapporti stilati da un funzionario della Banca d'Italia e da un ufficiale della Dia, per conto della Procura antimafia di Palermo, su centinaia di miliardi di investimento al gruppo Fininvest. Gli interrogatori di Berlusconi e Dell'Utri al processo di Torino per le fatture false di Publitalia. E, per finire, la legge Tremonti, come "prova su strada" del conflitto di interessi.

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Si tratta di un libro famosissimo, uscito per la prima volta nel 2001 appena prima delle elezioni politiche e recentemente rivisto ed aggiornato dagli autori. Il libro si occupa principalmente di fare luce sulle origini e sulle fortune dell’attuale Primo Ministro Silvio Berlusconi. E’ bene ricordare che sono stati avviati procedimenti di cause civili sia nei confronti della casa editrice sia nei confronti degli autori da parte della persona di Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri per conto Mediaset, Aldo Bonomo per conto Fininvest, Giulio Tremonti per un totale di otto cause. Tutti i procedimenti si sono conclusi dinanzi alla I° sezione civile del Tribunale di Roma che ha dato torto agli attori e ragione ai convenuti (la casa editrice, gli autori e Daniele Fabbri, alias Daniele Luttazzi, per quanto sostenuto durante il programma televisivo “Satyricon”) condannando i primi al pagamento delle spese processuali. Gli attori (ad eccezione di Giulio Tremonti) hanno fatto ricorso. Secondo gli stessi autori: “….. particolarmente significative le due sentenze che danno torto a Silvio Berlusconi. Perché affermano entrambe che tutti i fatti raccontati nel libro e nel programma [sic “Satyricon”] sono, molto semplicemente veri.”.
Secondo me il libro è interessante, ben ricostruito e purtroppo, dato l’attento dosaggio delle parole e l’attenzione ai particolari messa dagli autori, anche piuttosto noioso!
Per quanto mi riguarda, sono stato particolarmente interessato alla ricostruzione di tutti i movimenti di denaro transitati sulle innumerevoli società fiduciarie ed holding riconducibili a Berlusconi, sui quali si è anche svolta una perizia da parte di personale incaricato dalla Banca d’Italia e dai quali risulta evidente la dubbia provenienza di tali ingentissime somme di denaro. Si tratta, infatti, di svariati miliardi di lire dell’epoca pervenuti per lo più in contanti o con assegni circolari! (in modo da renderne impossibile la tracciabilità).
A mio avviso, da una lettura indipendente e disincantata non può che scaturire una piena condanna morale di Silvio Berlusconi e di tutti i principali attori citati nell’opera, che appaiono non solo coinvolti in innumerevoli pratiche finanziarie e ragionieristiche scorrette o illecite, ma anche coscientemente e pienamente collusi con il potere mafioso.
Al fine quindi, la lettura del libro è altamente raccomandata a tutti coloro che vogliono provare, da destra o da sinistra, a risolvere l’empasse che attanaglia il panorama politico italiano. Il libro ha infatti una valenza “terapeutica” perché ricorda a quanti non si nascondono i fatti e le verità, che Berlusconi e la sua creatura politica Forza Italia (ora PDL) sono un’anomalia inaccettabile in un Paese democratico. Tale anomalia va rimossa in quanto completamente fuori dalle regole di un qualsiasi ordinamento democratico, ed in modo che il dibattito politico possa riprendere da una dialettica “normale”, ovvero basata su un minimo di contenuti etici condivisi da tutti i cittadini.

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