martedì 21 giugno 2022

Russia: gli effetti dell'"operazione militare speciale" e il futuro dei rapporti di Mosca con l'Occidente in un articolo di Fjodor Lukjanov

 Dopo tanta propaganda fra le parti, finalmente un articolo di fonte “russa” che vale la pena di leggere:

 https://www.repubblica.it/esteri/2022/06/17/news/lukjanov_mosca_puntera_su_cina_e_india_e_morta_lidea_di_uno_spazio_comune_con_lue-354395912/

Scritto da Fjodor Lukjanov, direttore della ricerca del Valdai Discussion Club, think tank vicino al Cremlino, nonché presidente del Consiglio per la politica estera e la difesa e direttore di Russia in Global Affairs; fornisce finalmente una spiegazione abbastanza equilibrata degli effetti della cosiddetta “operazione militare speciale” sulla base del punto di vista dell'"altra parte".

 In sintesi, secondo l’Autore, la mossa del Cremlino:

-    - Certifica la fine dei tentativi di Mosca di integrarsi con l'Occidente sulla base dei modelli culturali di quest’ultimo. La Russia ha quindi esaurito la fase, cominciata con la caduta del Muro, dove si prospettava la sua omologazione ai valori culturali ed economici promossi da Stati Uniti ed Europa. Per il futuro, si prevede un progressivo ri-allacciamento dei rapporti fra le parti ma su basi legate essenzialmente a ragioni di opportunità economica reciproca.

-     -  Rende necessaria una ricerca di maggiore integrazione con Cina e India soprattutto sul piano economico.

In questo contesto non è chiaro quali saranno i nuovi equilibri geopolitici che ne scaturiranno a medio termine.

Sempre secondo l’Autore, risulta difficile fare previsioni riguardo all'assetto geografico delle zone contese che si determinerà dopo un eventuale cessate il fuoco con l’Ucraina; egli pensa però che, difficilmente, i territori occupati dalla Russia possano poi essere restituiti all'Ucraina. 

Personalmente, ho trovato questa analisi “onesta” e realistica.

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