"Coffeeland – Storia di un impero che domina il mondo”; di Augustine
Sedwick; titolo originale: “Coffeeland – One Man’s Dark Empire and the Making
of Our Favorite Drug”; Traduzione di Daria Cavallini; edizioni Einaudi; Isbn
978-88-06-24734-8.
Il Saggio è incentrato sulla figura e sulle fortune di James Hill, di
origini inglesi, trasferitosi in El Salvador sul finire dell’Ottocento. Hill, istallatosi
sulle pendici vulcaniche di Santa Ana, si voterà alla produzione del caffè diventando
il capostipite di una delle più ricche dinastie di produttori e protagonisti
della vita politica ed economica del Paese.
L’Autore mescola le vicissitudini economiche e politiche della famiglia Hill con la spesso sanguinosa storia del Paese e parallelamente descrive la crescente fortuna di questa famosa bevanda e dei cambiamenti sociali e culturali che essa ha indotto mano a mano che se ne diffondeva il consumo a livello planetario; il tutto, mettendo però anche in rilievo gli effetti fortemente negativi legati alle caratteristiche del mercato internazionale di questa “commodity”, dominato dal ruolo del grandi grossisti, della distribuzione e dei torrefattori, nonché caratterizzato da vertiginose oscillazioni di prezzo.
Impressionante
anche l’effetto distorsivo operato da questa monocultura sulla società, sull'economia e sulla politica dei paesi produttori; la storia di El Salvador, delle sue
forti diseguaglianze sociali, della sua violenta instabilità politica può
essere quasi tutta spiegata dal ruolo del caffè e dalla necessità di piegare la
più parte della popolazione alle logiche di sfruttamento della sua coltivazione
intensiva.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.