sabato 4 giugno 2022

Recensione: Coffeeland – Storia di un impero che domina il mondo

 

"Coffeeland – Storia di un impero che domina il mondo”; di Augustine Sedwick; titolo originale: “Coffeeland – One Man’s Dark Empire and the Making of Our Favorite Drug”; Traduzione di Daria Cavallini; edizioni Einaudi; Isbn 978-88-06-24734-8.

Il Saggio è incentrato sulla figura e sulle fortune di James Hill, di origini inglesi, trasferitosi in El Salvador sul finire dell’Ottocento. Hill, istallatosi sulle pendici vulcaniche di Santa Ana, si voterà alla produzione del caffè diventando il capostipite di una delle più ricche dinastie di produttori e protagonisti della vita politica ed economica del Paese.

L’Autore mescola le vicissitudini economiche e politiche della famiglia Hill con la spesso sanguinosa storia del Paese e parallelamente descrive la crescente fortuna di questa famosa bevanda e dei cambiamenti sociali e culturali che essa ha indotto mano a mano che se ne diffondeva il consumo a livello planetario; il tutto, mettendo però anche in rilievo gli effetti fortemente negativi legati alle caratteristiche del mercato internazionale di questa “commodity”, dominato dal ruolo del grandi grossisti, della distribuzione e dei torrefattori, nonché caratterizzato da vertiginose oscillazioni di prezzo.

Impressionante anche l’effetto distorsivo operato da questa monocultura sulla società, sull'economia e sulla politica dei paesi produttori; la storia di El Salvador, delle sue forti diseguaglianze sociali, della sua violenta instabilità politica può essere quasi tutta spiegata dal ruolo del caffè e dalla necessità di piegare la più parte della popolazione alle logiche di sfruttamento della sua coltivazione intensiva.

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