venerdì 11 settembre 2020

Recensione: L’ordine degli assassini – La lotta dei primi Ismailiti Nizariti contro il mondo islamico

 "L’ordine degli assassini – La lotta dei primi Ismailiti Nizariti contro il mondo islamico”, titolo originale: “The Order of Assassins”, di Marshall G.S. Hodgson, traduzione di Svevo D’Onofrio, editore Adelphi, ISBN 978-88-459-3430-8.

 Il saggio parla della genesi degli Nizariti, gli attuali seguaci dell’Aga Khan, principale setta degli ismailiti che, a loro volta, appartengono alla corrente dello sciismo islamico.

I Nizariti, furono particolarmente attivi e temuti fra l’XI e il XIV secolo dai contemporanei e, in particolare, dai musulmani sunniti, sulla base del loro programma rivoluzionario che, si rivolgeva principalmente contro questi ultimi.

La loro politica fu spesso attuata attraverso l’espansione territoriale imperniata sul controllo di fortezze ubicate in luoghi remoti e/o strategici ubicati principalmente in Persia e Siria, ma anche perpetuando minacce personali e omicidi mirati. Proprio da questa loro propensione essi finirono per essere avvolti da un alone di mistero e leggende nere, finendo per essere etichettati come “L’ordine degli assassini”; mentre lo stesso termine “Assassino” sembra proprio derivare ad una delle etichette affibbiate ai Nizariti.

 La fine della loro potenza politica viene fatta coincidere con la consegna e distruzione di Alamūt, la più poderosa fra le loro fortezze, avvenuta nel 1256 a seguito dell’espansione dei mongoli.

L’Autore del saggio inquadra molto bene la genesi, l’evoluzione e le caratteristiche di quella che può essere definita una delle tante sette eretiche che si separarono nel tempo dal sunnismo e, allo stesso tempo, svela molte delle inesattezze storiche, dei pregiudizi e del folklore che, da sempre circolavano intorno ad essa e che hanno contribuito a crearne la leggenda nera.

Il Saggio è molto interessante e, contribuisce a spiegare a chi non ha dimestichezza con la cultura islamica quanto essa fosse variegata e ramificata e come, un po’ come è avvenuto per il cristianesimo, la religione maomettana fosse tutt’altro che monolitica ma anzi, frammentata in una pluralità di interpretazioni e sette più o meno da considerarsi eretiche sulla base dell’ortodossia sunnita di base.

Per il lettore non specialista però, il testo ha, a mio avviso un grosso difetto; manca di un glossario in coda al libro che permetta al lettore di ripassare continuamente il significato dei termini islamici usati nell’opera.

Questa mancanza è dovuta, penso, al fatto che il testo nasca come una rielaborazione di una tesi universitaria, dunque da uno studio discusso fra specialisti che, evidentemente, non avevano problemi a capire il significato dei tanti termini specifici utilizzati.

Personalmente, invece, io mi sono trovato in difficoltà a memorizzare le spiegazioni dei termini specifici che, magari, venivano fatte solo una volta nel corso dell’intera opera. In questo caso, anche le ricerche in rete, spesso non mi hanno aiutato dato che è difficile rendere le diverse traslitterazioni dei termini utilizzati (... però si finisce per piombare in una serie di siti “interessanti” ... anche se spesso incomprensibili 😊!).

 Questo sarebbe un problema facilmente risolvibile per eventuali riedizioni dell’opera.

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