L’esercito governativo siriano è
in procinto di riconquistare la provincia di Idlib nella parte Nord-occidentale
del Paese.
Secondo l’articolo allegato, si
tratta dell’ultimo lembo di territorio controllato dai ribelli anti-Assad.
Con l’eccezione dei territori
occupati dall'esercito turco e dalle milizie ad esso alleate, il Paese sembra avviarsi
verso una progressiva “stabilizzazione” (chiamiamola pure così!) … e nessuno
sembra più mettere seriamente in discussione il ruolo e la leadership di Assad,
men che meno l’”occidente”.
Non do nessun giudizio riguardo
al presidente siriano, attivamente avversato allora da non poche “cancellerie” d’occidente
(e adesso come la si pensa in quegli stessi bureaux?), ma noto che la Siria ha
passato circa sette anni di guerra per ritornare, sul piano politico,
sostanzialmente al punto di partenza; ... nel frattempo però il Paese ne è uscito
completamente devastato.
Ho visitato la Siria nel 2010 per turismo e, molti dei luoghi per i quali sono passato sono stati toccati dalla guerra (il Krak dei cavalieri, Homs, Damasco, Bosra, Palmira ...). Certamente, allora, non sembrava un Paese ricco, ma, ad un giudizio forse superficiale, appariva non privo di bellezza e potenzialità; ci vorrà un bel po' perché esso ritorni a quei livelli.
A risultati non dissimili si è
giunti in Libia, dove però, non c’è neanche un “uomo forte” intorno al quale
provare a ricostruire il Paese.
Viene spontaneo pensare che, visti i risultati per la
popolazione civile, forse, quando sboccerà la prossima “primavera” dovremmo
seriamente pensare di farci i fatti nostri!
Ci sarà poi mai una punizione per
gli irresponsabili?