Il Corriere riporta una notizia abbastanza nota ma mai troppo enfatizzata;
di fatto l’immigrazione illegale avviene perlopiù (80%) attraverso piccoli
sbarchi clandestini. l'incidenza di questa modalità di infiltrazione è dunque significativamente maggiore rispetto a quanto, invece, gli ingressi dipendano dai casi enfatizzati
dalla cronaca e relativi alle varie navi lasciate fuori dai porti.
Detto in altre parole, la politica dei “Porti chiusi” appare molto
scenografica e mediatica ma ben poco efficace.
Con questo, non suggerisco necessariamente di “riaprire” i porti, ma faccio
notare che il problema reale sta altrove.
Evidentemente non si hanno i mezzi
e/o la volontà per controllare in modo efficace la permeabilità delle nostre coste e, pertanto, se l’obiettivo rimane quella di reprimere
effettivamente il fenomeno, la nostra attenzione e risorse dovrebbe essere
rivolta a come risolvere tale problema.
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