Siamo alla crisi di Governo e, a breve, probabilmente avremo elezioni
anticipate.
Tutto ciò ha degli aspetti positivi:
1 In
primo luogo, cesserà un esecutivo totalmente inconsistente e che ha purtroppo
confermato ciò che tende ad accadere in Italia (e non solo da noi) da decenni,
ovvero che il governo che segue spesso risulta persino peggiore di quello che
lo ha preceduto (dunque è vero che "non c'è limite al peggio").
2 Presumibilmente
poi finirà anche in pezzi l’assurda alleanza fra M5S e Lega. Il Movimento sarà
probabilmente punito dalle urne e, sperabilmente, tornerà ad essere minoranza e
opposizione, unico ruolo dove forse può ancora avere una sua utilità.
n
Comunque, nel bene o nel male (e nonostante quanto riportato al punto 1)) è comunque meglio provare a cambiare un governo incapace rispetto al doverselo tenere per paura che quello che segue sia peggiore!
Detto ciò, tutto il resto lo vedo come un gigantesco salto nel buio.
I vincitori in pectore della nuova tornata elettorale sarebbero presumibilmente
Matteo Salvini e la Lega che potrebbero anche fare da catalizzatori per un rinnovamento
e una maggior aggregazione del centro destra, a sua volta assolutamente
bisognoso di affrancarsi definitivamente dall'unico padre putativo che abbia saputo
dargli un po’ di consistenza, Silvio Berlusconi. Il fatto che il centro destra
possa riacquistare una maggior compattezza non costituirebbe di per sé un
problema, ed anzi tutto ciò potrebbe garantire un nuovo esecutivo più orientato
e solido; quello che però personalmente pavento è il clima culturale, sociale e
politico che tutto ciò potrebbe portare, il leader leghista sembra infatti incarnare,
catalizzare e suscitare una maggior dose
di estremismo e autoritarismo fascistoide rispetto a quanto caratterizzava o
emanava Silvio Berlusconi che, a mio avviso, privilegiava invece un’immagine più paternalistica e, almeno in
apparenza, liberale.
Inoltre, anche sul
piano delle competenze non mi sembra che la nuova “leva”, soprattutto quella a
trazione leghista, abbia poi chissà quali figure di spicco da introdurre nei
posti chiave per proporre soluzioni reali ai problemi della Nazione (e che, in fondo,
non sono principalmente legati all'immigrazione e all'ordine pubblico!).
E gli altri?
Penso che in caso di nuove elezioni il M5S tornerebbe all'opposizione e
rimarrebbe isolato. Stimo infatti che nessuno che abbia un po’ di sale in zucca
in testa li vorrebbe come alleati!
in realtà penso che se lo meritino perché non solo hanno dimostrato come il
Movimento sia troppo contraddittorio e frammentato al suo interno oltreché,
sostanzialmente molto poco democratico; ma soprattutto, parlando dell’esecutivo,
essi sono apparsi inconcludenti, indecisi, impreparati e soprattutto succubi di
Salvini che li ha costantemente strumentalizzati per esaltare la propria immagine
a danno della loro.
"Last but least" ... è pure palpabile il sospetto che sul tema dell’affezione
alle “poltrone” non siano poi più virtuosi degli altri.
In ogni caso, adesso si
va alle urne con l’immagine che “lui” (Salvini) “propone e fa” e “loro” (i 5S)
“remano contro”.
… D’altra parte, quando si ha un Di Maio come leader carismatico
…!
E la "sinistra"?
Ma scusate, di chi stiamo parlando? Ah! del PD e degli “Altri” … Gli “Altri”
sono semplicemente invisibili, qualcuno ha idea di chi siano?
Il PD, invece, cerca faticosamente di ritrovare un suo ruolo ma, detto
sinceramente, visto dall'esterno a me sembra perennemente intento a guardarsi l’ombelico
(sono ancora riuniti in qualche congresso?) e, non mi pare che abbia veramente
un “programma” che possa sembrare convincente e che non suoni come un sermone
di filosofia morale o una lezione di educazione civica da propinare ai
cittadini.
Conclusione?
Con le prossime elezioni ci facciamo un bel governo nero-grigio-verde e stiamo
a vedere se il nuovo leader supremo salva il mondo (ne dubito).
Più a lungo termine, visto che il mondo non verrà presumibilmente salvato
da Salvini, a me sembra che manchi un’alternativa per raccattare i cocci rotti che
lasceranno questo (i precedenti) e il prossimo esecutivo.
Per me questa nuova figura non può essere veramente il PD che ha fatto il
suo tempo (e al quale ci si rivolge come elettori solo per disperazione). Secondo
il mio parere manca un nuovo partito e, su questo punto varrebbe forse la pena
di copiare l’esperimento di “En Marche” (nonostante il fatto che, ad oggi,
anche Macron abbia le sue gatte da pelare) cercando di mettere insieme le varie
componenti centriste dell’attuale compagine di destra e di sinistra.
Valutando altri scenari più estremi invece, si potrebbe pensare che valga la
pena di cominciare a dare una ripassata al “passo dell’oca” :-).
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