martedì 11 settembre 2018

Verso Santiago - Prima puntata (Preparazione)

A me piace camminare quindi, dopo un po' di vacanze al mare in nome della "sacra famiglia" era tempo di cambiare; anche perché, con i figli ormai adolescenti, in tema di vacanze siamo ormai genitori a mezzo servizio; già il "grande" (17 anni) dei nostri due fanciulli “vola da solo", al "piccolo" (13 anni) tocca invece seguirci volente o nolente! Pare però che, in questo caso, aderisca volontariamente al progetto (forse perché l'alternativa era la vacanza in campagna con la nonna?), vedremo come andrà a finire!

Dunque, l’idea è quella di cominciare da un progetto collaudato, una cosa semplice e una meta sicura, ben tracciata e servita e, se vogliamo, persino trendy ... decidiamo quindi di fare rotta per Santiago, in Galizia nel nord della Spagna, faremo, come tanti, i “pellegrini” lungo uno dei percorsi di Compostela!

Scegliamo la variante portoghese … perché? Intanto perché il Portogallo è per me un po' un oggetto misterioso ... ma anche perché si dice che sia il tratto meno di "moda" fra quelli di moda ... e io, in fondo (mica tanto "in fondo") sono misantropo e un po’ temo di imbattermi effettivamente in carovane di camminanti autoflagellanti e oranti le glorie del Signore!
Ok camminare nei boschi (possibilmente da soli) ma niente tipi “strani” per favore!

PREPARAZIONE
A parte quella "fisica", che comunque avrei fatto comunque, io non ho proprio fatto nulla! Anzi, ho avuto la scusa per correre un po’ di più e per passeggiare un po’ più a lungo. La mia logistica si sarebbe quindi limitata alla prenotazione del viaggio di sola andata verso Lisbona e alle notti nella capitale portoghese! Mia moglie, fortunatamente invece, odia gli imprevisti e l'azzardo e, di conseguenza, ha discusso con più di un “pellegrino” (ne spuntano da tutte le parti fra conoscenti e colleghi) le complicazioni e i benefici dell’impresa e ne è uscita con una pianificazione scientifica di tutto l’equipaggiamento e con una rotta precisa che comprende anche i pernottamenti. Viaggeremo sapendo che alla fine di ogni tappa ci attende un tetto sopra la testa fino a Santiago e solo sul volo di ritorno lasciamo la data aperta (ma anche questo residuo spazio all’ignoto verrà presto chiuso nel corso del cammino).
Meglio così, bello avere già la "pappa" pronta ... io però non avrei perso tutto quel tempo!

NOTE:
Effettivamente se si è in condizioni fisiche accettabili non è necessaria alcuna preparazione specifica, detto ciò, qualche camminatina preventiva finalizzata quantomeno al test dell’attrezzatura (in sintesi le scarpe!) sarebbe raccomandabile.
Detto in altre parole, almeno per gli scettici, basta ricordarsi che la “fede” può anche aiutare molto in termini di motivazione, sicuramente però un po’ di “fondo” contribuisce a rendere il tutto assai piacevole e non eccessivamente penitenziale!
Raccomando però l’acquisto di una guida aggiornata del percorso per i seguenti motivi:
-     Le guide propongono già delle tappe a “misura” di persona normale, tanto che, chi veramente è in forma può fare tranquillamente due tappe in una (mia moglie non sarebbe d’accordo, mio figlio sì!).
-     Il percorso è in continua evoluzione e quindi è bene rimanere informati riguardo ai nuovi tratti e deviazioni che, spesso, sono approntate apposta per evitare i punti più “brutti” (paesaggisticamente parlando) o pericolosi (tratti trafficati) del tragitto.

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