A
me piace camminare quindi, dopo un po' di vacanze al mare in nome della
"sacra famiglia" era tempo di cambiare; anche perché, con i figli
ormai adolescenti, in tema di vacanze siamo ormai genitori a mezzo servizio;
già il "grande" (17 anni) dei nostri due fanciulli “vola da
solo", al "piccolo" (13 anni) tocca invece seguirci volente o
nolente! Pare però che, in questo caso, aderisca volontariamente al progetto
(forse perché l'alternativa era la vacanza in campagna con la nonna?), vedremo
come andrà a finire!
Dunque,
l’idea è quella di cominciare da un progetto collaudato, una cosa semplice e
una meta sicura, ben tracciata e servita e, se vogliamo, persino trendy ...
decidiamo quindi di fare rotta per Santiago, in Galizia nel nord della Spagna,
faremo, come tanti, i “pellegrini” lungo uno dei percorsi di Compostela!
Scegliamo
la variante portoghese … perché? Intanto perché il Portogallo è per me un po'
un oggetto misterioso ... ma anche perché si dice che sia il tratto meno di
"moda" fra quelli di moda ... e io, in fondo (mica tanto "in
fondo") sono misantropo e un po’ temo di imbattermi effettivamente in
carovane di camminanti autoflagellanti e oranti le glorie del Signore!
Ok
camminare nei boschi (possibilmente da soli) ma niente tipi “strani” per favore!
PREPARAZIONE
A
parte quella "fisica", che comunque avrei fatto comunque, io non ho
proprio fatto nulla! Anzi, ho avuto la scusa per correre un po’ di più e per
passeggiare un po’ più a lungo. La mia logistica si sarebbe quindi limitata
alla prenotazione del viaggio di sola andata verso Lisbona e alle notti nella
capitale portoghese! Mia moglie, fortunatamente invece, odia gli imprevisti e
l'azzardo e, di conseguenza, ha discusso con più di un “pellegrino” (ne
spuntano da tutte le parti fra conoscenti e colleghi) le complicazioni e i
benefici dell’impresa e ne è uscita con una pianificazione scientifica di tutto
l’equipaggiamento e con una rotta precisa che comprende anche i pernottamenti.
Viaggeremo sapendo che alla fine di ogni tappa ci attende un tetto sopra la
testa fino a Santiago e solo sul volo di ritorno lasciamo la data aperta (ma
anche questo residuo spazio all’ignoto verrà presto chiuso nel corso del
cammino).
Meglio
così, bello avere già la "pappa" pronta ... io però non avrei perso
tutto quel tempo!
NOTE:
Effettivamente
se si è in condizioni fisiche accettabili non è necessaria alcuna preparazione
specifica, detto ciò, qualche camminatina preventiva finalizzata quantomeno al
test dell’attrezzatura (in sintesi le scarpe!) sarebbe raccomandabile.
Detto
in altre parole, almeno per gli scettici, basta ricordarsi che la “fede” può
anche aiutare molto in termini di motivazione, sicuramente però un po’ di
“fondo” contribuisce a rendere il tutto assai piacevole e non eccessivamente penitenziale!
Raccomando
però l’acquisto di una guida aggiornata del percorso per i seguenti motivi:
- Le guide propongono già delle tappe a “misura” di
persona normale, tanto che, chi veramente è in forma può fare tranquillamente
due tappe in una (mia moglie non sarebbe d’accordo, mio figlio sì!).
- Il percorso è in continua evoluzione e quindi è bene
rimanere informati riguardo ai nuovi tratti e deviazioni che, spesso, sono
approntate apposta per evitare i punti più “brutti” (paesaggisticamente
parlando) o pericolosi (tratti trafficati) del tragitto.
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