“Les Revenants – Quando ritornano”, titolo originale:
“The Returned”, di Seth Patrick, traduzione di Gianna Lonza, Piemme editore, ISBN:
978-88-566-4784-6.
In una cittadina di montagna, dominata da una grande
diga, il bacino si svuota lentamente senza che si riesca a determinare le cause
del deflusso dell’acqua. L’abbassamento del livello comincia a fare riemergere
l’antico abitato sommerso che giace in fondo all’invaso e con esso ricominciano
a circolare vecchie storie e antiche leggende. Fatto ancora più eccezionale, i
morti ritornano! Non tutti, non tanti, solo alcuni, alla spicciolata e senza
una logica e una ragione apparente. Non si tratta però dei “soliti” ritornanti
della letteratura horror, tenebrosi spettri vendicativi o zombi marcescenti, ma
di persone “normali” che si ripresentano a casa come niente fosse, immemori
della propria sorte e della causa che ha prodotto la loro prematura dipartita.
Essi ritornano esattamente, con la medesima età apparente, con i medesimi abiti
e fattezze con i quali sono stati interrati, magari molti anni prima; sono
molto affamati (ma mangiano cibo “normale” J) e non riescono a dormire, ma per
il resto non differiscono da ciò che erano in vita.
Comprensibile lo shock reciproco e il miscuglio di
sentimenti che tocca sia i vivi sia i redivivi; i primi, magari dopo anni di
crisi e elaborazione del lutto, si ritrovano improvvisamente davanti i loro
cari non-più-estinti, per i quali, hanno intensamente pregato e desiderato il
ritorno, ma intanto la loro vita è andata avanti ed è cambiata senza di loro;
mentre i secondi, sono costretti a prendere coscienza della propria morte e dei
mutamenti che sono ormai avvenuti in seno alle proprie famiglie di allora, ai
propri parenti o ai propri partner e dello scompiglio che crea la loro rivenuta.
Tutti poi sono costretti a riflettere sul mistero che avvolge le ragioni di
questo inspiegabile ritorno; perché sono tornati solo alcuni e non tutti? Qual
è la causa e lo scopo di tutto ciò? Si stanno forse realizzando le antiche
profezie bibliche annunciate nell’Apocalisse? … e nel frattempo si diffondono
episodi inquietanti che lasciano intendere come questa innaturale coabitazione
possa anche essere pericolosa!
Mi ero informato riguardo a questa idea narrativa
quando avevo incontrato i riferimenti alla storia nel romanzo di Emmanuel
Carrère “Il Regno” (Adelphi, ISBN: 978-88-459-2954-0) dove, un breve commento
autobiografico dell’Autore spiegava che aveva curato la sceneggiatura di quella
che sarebbe diventata una serie tv di grande successo in Francia; ma allora,
non era ancora uscito (almeno in Italia) questo bellissimo romanzo scorrevole,
coinvolgente ed incalzante, più thriller che horror e, comunque, lontanissimo
dal genere zombie-splatter che, trovo francamente e a “pelle” un po’ ridicolo
(in realtà non ho mai letto romanzi appartenente a questo “genere”!).
L’idea alla base del romanzo è invece veramente
interessante e, oltre a garantire una trama avvincente, induce anche a qualche
riflessione profonda sul significato della vita e della morte.
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