“Liberi Servi– Il
Grande Inquisitore e l’enigma del Potere” di Gustavo Zagrebelsky, edizioni
Einaudi, ISBN: 978-88-06-20458-7.
Il saggio è incentrato
su la “Leggenda del Grande Inquisitore”, uno dei capitoli più noti de i
“Fratelli Karamazov”, di Fëdor Dostoevskij. A partire da quel testo,
Zagrebelsky estende la sua analisi un po’ all’intera produzione letteraria del
noto scrittore russo tracciandone un excursus
che mette in evidenza il progressivo approfondimento dei temi cari all’Autore:
la distorsione attuata dal cattolicesimo (contrapposto al mondo ortodosso) del
messaggio cristiano, il rapporto “necessario” che sussiste fra i concetti di “Bene”
e “Male”, gli effetti corrosivi del nichilismo, l’ostilità verso il progresso
tecnologico, il timore dell’allontanamento dal mondo tradizionale e pastorale a
scapito di un inurbamento foriero di artificialità e disumanizzazione, ecc.
In sintesi il saggio, che estende la sua analisi anche al nostro attuale modo di vivere,
mi è apparso utile e ben fatto, ma devo aggiungere che, a mio parere, i temi
trattati nella “Leggenda del Grande Inquisitore”, per quanto interessanti e per
quanto bella essa sia, non valgano più la fatica di affrontare un romanzo come “Fratelli
Karamazov” che, ormai per me, ha fatto il suo tempo.
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