venerdì 26 settembre 2014

Recensione: The American Civil War


“The American Civil War”, di John Keegan,  edizioni Hutchinson, ISBN: 978-0-09-179483-5.
Si tratta di un buon saggio sulla guerra di secessione americana (1861-1865), il conflitto che oppose gli stati confederati del Sud degli USA a quelli unionisti del Nord. La ragione principale all’origine dello scontro va ricercata nell’aspro dibattito che dilaniò la nazione sul tema della liceità dello schiavismo, istituzione alla base dell’economia degli Stati meridionali e fortemente radicata nella cultura e nell’organizzazione sociale degli stessi, ma in completo contrasto con la costituzione e con lo spirito di una società democratica e ugualitaria. L’Autore mostra bene queste ragioni economiche e sociali, ne descrive la lenta maturazione e l’accelerazione finale dovuta alla vittoria di Abraham Lincoln alle elezioni presidenziali del novembre 1860 e ottenuta sulla base di una piattaforma politica fortemente abolizionista e con il solo contributo degli Stati del Nord e dell’Ovest e a scapito di quelli del Sud che, invece, si schierarono largamente a favore degli altri candidati, in particolare, per John C. Breckinridge.
Secondo l’Autore il rapido susseguirsi degli eventi colse entrambe le fazioni impreparate. Fra il Dicembre 1860 e il Febbraio del 1861 Carolina del Sud, Florida, Mississippi, Alabama, Georgia, Louisiana, e Texas adottarono una nuova costituzione, dichiararono l’indipendenza e si unirono in una confederazione alla quale aderirono Virginia, Arkansas, Tennessee e Carolina del Nord dopo la presa di Fort Sumter (Aprile 1861) che sancì l’inizio vero e proprio della guerra.
L’Autore passa quindi a descrivere i modi (alquanto barocchi, da un punto di vista attuale!) attraverso i quali furono inizialmente costituiti e armati i due eserciti che, in un primo tempo, si basarono su un tipo d’inquadramento reggimentale incentrato sul reclutamento volontario organizzato attraverso i corpi della milizia territoriale. Solo con il progredire del conflitto si passerà alla coscrizione obbligatoria che diventerà necessaria per garantire il crescente fabbisogno di reclute.
Un’ampia parte del saggio è poi dedicata alla spiegazione delle problematiche strategiche e logistiche che caratterizzarono il conflitto e alla descrizione delle varie campagne militari e degli eventi bellici più importanti. La comprensione di alcune delle battaglie principali è aiutata da ampie descrizioni e, in certi casi, da una serie di mappe.
Una parte non insignificante del saggio è poi dedicata ad alcuni argomenti accessori ma comunque interessanti: si fa un breve cenno agli esiti della guerra navale, si descrive brevemente la “vita del soldato”, i problemi di approvvigionamento della truppa, la lenta evoluzione della sanità, il fenomeno, assai rilevante, delle diserzioni e sono sommariamente illustrati l’impiego e il significato dei primi reparti di colore.
Infine, il saggio si chiude con un bilancio del conflitto e con una serie di riflessioni sugli effetti del conflitto.
Come premesso, un libro interessante, serio e non pedante alla portata di ogni lettore.

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