giovedì 9 aprile 2020

Recensione: Il mondo è pieno di cretini o sei tu che non riesci a farti capire


"Il mondo è pieno di cretini o sei tu che non riesci a farti capire?” di Thomas Erikson; titolo originale: “Omgiven av idioter”, traduzione di Maddalena Togliani, editore Tre60, ISBN 978-88-6702-479-7.

Premessa indispensabile.
Non compro e di solito neanche leggo (quanto meno per diletto e/o curiosità, si intende!) questo genere di libri e, questa mia preclusione di genere si estende in generale a tutte le letture di stampo aziendalista e/o motivazionale.

Mediamente, infatti, penso che siano … “poco utili” (così d’istinto avrei usato anche termini più categorici! 😊).

Faccio dunque immediata autocritica, riconosco di non essere probabilmente un soggetto adatto a giudicare la bontà di questi scritti.

Perché l’ho letto allora? Beh! Si tratta di un regalo, e io cerco di non sminuire mai i regali!  … Tra l’altro, da parte di una collega (che è anche un’amica però!)! E qui ha giocato anche un poco di curiosità… Ci sarà stato dietro un messaggio? O sarà solo una coincidenza legata al fatto che, proprio in questo periodo la nostra società controllante nordica predica a capi e capetti l’utilizzo di questo metodo?
Dai mettiamoci sotto! Vediamo cosa dice!

Beh! Nella premessa mi sono sforzato di mettere la parte migliore della recensione, tutto il resto è prevedibile.

Il saggio si basa sul concetto che si possa riassumere il temperamento degli individui sulla base di un mix più o meno accentuato di quattro raggruppamenti di caratteristiche diverse rappresentate da altrettanti colori: blu (soggetto analitico), rosso (soggetto dominante), verde (soggetto stabile) e giallo (soggetto influente).
Nel momento in cui si riesce a capire il proprio mix cromatico e le relative sfumature prevalenti (che quasi sempre sussistono, secondo l’Autore) e si svolge il medesimo esercizio di analisi nei confronti del proprio gruppo di appartenenza (e si parla sia di colleghi, di amici come di famigliari!) si può usare queste osservazioni per modulare relazioni, modalità di comunicazione ed obiettivi.

… Finito il succo!

Tutto bello (non sono ironico)!

Concetto nuovo? … Mica tanto! Anche l’Autore ammette onestamente (punto a suo favore!)  che ci aveva già pensato il greco Ippocrate nel quinto secolo avanti Cristo! Lui però ripartiva le personalità sulla base della “Teoria degli umori” (cara anche alla medicina medioevale) distinguendo fra: Melanconici (Blu), Collerici (Rossi), Flemmatici (Verdi) e Sanguigni (Gialli).

Utile? Ma sì, Perché no! … Ormai poi l’ho letto!

Divertente? … Immagino che possa piacere (magari anche molto) ai lettori adatti… In ogni caso, per un po’ con questi concetti ci si può anche giocare per un po’! 😊


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