"Il
mondo è pieno di cretini o sei tu che non riesci a farti capire?” di Thomas
Erikson; titolo originale: “Omgiven av idioter”, traduzione di Maddalena Togliani,
editore Tre60, ISBN 978-88-6702-479-7.
Premessa
indispensabile.
Non compro e
di solito neanche leggo (quanto meno per diletto e/o curiosità, si intende!) questo
genere di libri e, questa mia preclusione di genere si estende in generale a
tutte le letture di stampo aziendalista e/o motivazionale.
Mediamente, infatti,
penso che siano … “poco utili” (così d’istinto avrei usato anche termini più
categorici! 😊).
Faccio
dunque immediata autocritica, riconosco di non essere probabilmente un soggetto
adatto a giudicare la bontà di questi scritti.
Perché l’ho
letto allora? Beh! Si tratta di un regalo, e io cerco di non sminuire mai i
regali! … Tra l’altro, da parte di una
collega (che è anche un’amica però!)! E qui ha giocato anche un poco di
curiosità… Ci sarà stato dietro un messaggio? O sarà solo una coincidenza legata
al fatto che, proprio in questo periodo la nostra società controllante nordica
predica a capi e capetti l’utilizzo di questo metodo?
Dai
mettiamoci sotto! Vediamo cosa dice!
Beh! Nella
premessa mi sono sforzato di mettere la parte migliore della recensione, tutto
il resto è prevedibile.
Il saggio si
basa sul concetto che si possa riassumere il temperamento degli individui sulla
base di un mix più o meno accentuato di quattro raggruppamenti di
caratteristiche diverse rappresentate da altrettanti colori: blu (soggetto
analitico), rosso (soggetto dominante), verde (soggetto stabile) e giallo
(soggetto influente).
Nel momento
in cui si riesce a capire il proprio mix cromatico e le relative sfumature prevalenti
(che quasi sempre sussistono, secondo l’Autore) e si svolge il medesimo
esercizio di analisi nei confronti del proprio gruppo di appartenenza (e si
parla sia di colleghi, di amici come di famigliari!) si può usare queste
osservazioni per modulare relazioni, modalità di comunicazione ed obiettivi.
… Finito il
succo!
Tutto bello
(non sono ironico)!
Concetto
nuovo? … Mica tanto! Anche l’Autore ammette onestamente (punto a suo
favore!) che ci aveva già pensato il
greco Ippocrate nel quinto secolo avanti Cristo! Lui però ripartiva le
personalità sulla base della “Teoria degli umori” (cara anche alla medicina
medioevale) distinguendo fra: Melanconici (Blu), Collerici (Rossi), Flemmatici
(Verdi) e Sanguigni (Gialli).
Utile? Ma
sì, Perché no! … Ormai poi l’ho letto!
Divertente? …
Immagino che possa piacere (magari anche molto) ai lettori adatti… In ogni
caso, per un po’ con questi concetti ci si può anche giocare per un po’! 😊
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