“Brigate rosse – Dalle fabbriche alla “campagna di
primavera” Volume 1”, di Marco Clementi, Paolo Persichetti, Elisa Santalena, edizioni
DeriveApprodi, ISBN 978-88-6548-177-6.
Le Brigate rosse (BR) furono probabilmente
l’organizzazione terroristica italiana di sinistra più temuta, efficace e
maggiormente organizzata fra tutte quelle che fecero parte della galassia
insurrezionale ed eversiva negli anni settanta e ottanta del novecento.
L’azione che sancì l’apogeo in termini di
immagine e di organizzazione di questo gruppo rivoluzionario fu il sequestro di
Aldo Moro, avvenuto il 16 marzo 1978 e conclusosi con il ritrovamento del
cadavere il 9 maggio del medesimo anno.
Il sequestro di Aldo Moro, Presidente del
Consiglio della Democrazia Cristiana, partito che, fin dalle prime fasi della
Repubblica aveva dominato la scena politica italiana, avvenuto in pieno centro
a Roma, mentre il politico di spicco si recava alle Camere per la presentazione
del nuovo Governo e realizzato attraverso una cruenta (in pochi secondi vennero
uccisi tutti i componenti della scorta) quanto rapida azione “militare”, fu
visto e vissuto dalle autorità e dall’opinione pubblica come una sconcertante
(ed “esaltante”, per l’universo dei fiancheggiatori) prova di forza e capacità logistica
di questa, per altro già fortemente temuta, organizzazione rivoluzionaria.
Dopo questo episodio però, la buona stella
delle BR cominciò ad offuscarsi; mentre il contesto politico e socio-economico
cambiava, proprio l’esito cruento del sequestro contribuì a cementare le forze
politiche istituzionali con l’opinione pubblica, mentre si manifestarono
fessure e posizioni di dissenso anche in seno della stessa organizzazione
terroristica che venne lentamente ma inesorabilmente messa in crisi dall’opera
incisiva delle forze dell’ordine, dal netto rifiuto della maggior parte della
società civile e dal progressivo distacco di fiancheggiatori e simpatizzanti.
Il saggio ripercorre efficacemente, con
dovizia di particolari e con un’opera notevole di ricostruzione documentale il
contesto sociale, politico ed economico che portò in Italia allo sviluppo dell’estremismo
di sinistra e al terroristico della medesima matrice ideologica. Inoltre, relativamente
al sequestro Moro, l’opera descrive nei
particolari i personaggi, le loro azioni, le ragioni, le strategie, gli
obiettivi e tutti quegli altri elementi critici e le fasi salienti attraverso i
quali si svolse questa fase critica della vita della Repubblica.
Opera veramente notevole e meritevole di
lettura. Aspetto il secondo volume!
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