sabato 15 luglio 2017

Recensione: Brigate rosse – Dalle fabbriche alla “campagna di primavera” Volume 1

“Brigate rosse – Dalle fabbriche alla “campagna di primavera” Volume 1”, di Marco Clementi, Paolo Persichetti, Elisa Santalena, edizioni DeriveApprodi, ISBN 978-88-6548-177-6.

Le Brigate rosse (BR) furono probabilmente l’organizzazione terroristica italiana di sinistra più temuta, efficace e maggiormente organizzata fra tutte quelle che fecero parte della galassia insurrezionale ed eversiva negli anni settanta e ottanta del novecento.
L’azione che sancì l’apogeo in termini di immagine e di organizzazione di questo gruppo rivoluzionario fu il sequestro di Aldo Moro, avvenuto il 16 marzo 1978 e conclusosi con il ritrovamento del cadavere il 9 maggio del medesimo anno.
Il sequestro di Aldo Moro, Presidente del Consiglio della Democrazia Cristiana, partito che, fin dalle prime fasi della Repubblica aveva dominato la scena politica italiana, avvenuto in pieno centro a Roma, mentre il politico di spicco si recava alle Camere per la presentazione del nuovo Governo e realizzato attraverso una cruenta (in pochi secondi vennero uccisi tutti i componenti della scorta) quanto rapida azione “militare”, fu visto e vissuto dalle autorità e dall’opinione pubblica come una sconcertante (ed “esaltante”, per l’universo dei fiancheggiatori) prova di forza e capacità logistica di questa, per altro già fortemente temuta, organizzazione rivoluzionaria.
Dopo questo episodio però, la buona stella delle BR cominciò ad offuscarsi; mentre il contesto politico e socio-economico cambiava, proprio l’esito cruento del sequestro contribuì a cementare le forze politiche istituzionali con l’opinione pubblica, mentre si manifestarono fessure e posizioni di dissenso anche in seno della stessa organizzazione terroristica che venne lentamente ma inesorabilmente messa in crisi dall’opera incisiva delle forze dell’ordine, dal netto rifiuto della maggior parte della società civile e dal progressivo distacco di fiancheggiatori e simpatizzanti.
Il saggio ripercorre efficacemente, con dovizia di particolari e con un’opera notevole di ricostruzione documentale il contesto sociale, politico ed economico che portò in Italia allo sviluppo dell’estremismo di sinistra e al terroristico della medesima matrice ideologica. Inoltre, relativamente al sequestro Moro, l’opera  descrive nei particolari i personaggi, le loro azioni, le ragioni, le strategie, gli obiettivi e tutti quegli altri elementi critici e le fasi salienti attraverso i quali si svolse questa fase critica della vita della Repubblica.


Opera veramente notevole e meritevole di lettura. Aspetto il secondo volume!

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