“The
American Civil War”, di John Keegan,
edizioni Hutchinson, ISBN: 978-0-09-179483-5.
Si tratta di un buon saggio sulla
guerra di secessione americana (1861-1865), il conflitto che oppose gli stati
confederati del Sud degli USA a quelli unionisti del Nord. La ragione
principale all’origine dello scontro va ricercata nell’aspro dibattito che
dilaniò la nazione sul tema della liceità dello schiavismo, istituzione alla
base dell’economia degli Stati meridionali e fortemente radicata nella cultura
e nell’organizzazione sociale degli stessi, ma in completo contrasto con la
costituzione e con lo spirito di una società democratica e ugualitaria. L’Autore
mostra bene queste ragioni economiche e sociali, ne descrive la lenta
maturazione e l’accelerazione finale dovuta alla vittoria di Abraham Lincoln
alle elezioni presidenziali del novembre 1860 e ottenuta sulla base di una
piattaforma politica fortemente abolizionista e con il solo contributo degli
Stati del Nord e dell’Ovest e a scapito di quelli del Sud che, invece, si
schierarono largamente a favore degli altri candidati, in particolare, per John
C. Breckinridge.
Secondo l’Autore il rapido
susseguirsi degli eventi colse entrambe le fazioni impreparate. Fra il Dicembre
1860 e il Febbraio del 1861 Carolina del Sud, Florida, Mississippi, Alabama,
Georgia, Louisiana, e Texas adottarono una nuova costituzione, dichiararono
l’indipendenza e si unirono in una confederazione alla quale aderirono
Virginia, Arkansas, Tennessee e Carolina del Nord dopo la presa di Fort Sumter
(Aprile 1861) che sancì l’inizio vero e proprio della guerra.
L’Autore passa quindi a
descrivere i modi (alquanto barocchi, da un punto di vista attuale!) attraverso
i quali furono inizialmente costituiti e armati i due eserciti che, in un primo
tempo, si basarono su un tipo d’inquadramento reggimentale incentrato sul reclutamento
volontario organizzato attraverso i corpi della milizia territoriale. Solo con
il progredire del conflitto si passerà alla coscrizione obbligatoria che
diventerà necessaria per garantire il crescente fabbisogno di reclute.
Un’ampia parte del saggio è poi
dedicata alla spiegazione delle problematiche strategiche e logistiche che
caratterizzarono il conflitto e alla descrizione delle varie campagne militari
e degli eventi bellici più importanti. La comprensione di alcune delle
battaglie principali è aiutata da ampie descrizioni e, in certi casi, da una
serie di mappe.
Una parte non insignificante del
saggio è poi dedicata ad alcuni argomenti accessori ma comunque interessanti:
si fa un breve cenno agli esiti della guerra navale, si descrive brevemente la “vita
del soldato”, i problemi di approvvigionamento della truppa, la lenta evoluzione
della sanità, il fenomeno, assai rilevante, delle diserzioni e sono sommariamente
illustrati l’impiego e il significato dei primi reparti di colore.
Infine, il saggio si chiude con
un bilancio del conflitto e con una serie di riflessioni sugli effetti del
conflitto.
Come premesso, un libro
interessante, serio e non pedante alla portata di ogni lettore.