lunedì 5 aprile 2010

Recensione ALTAI

Altai di Wu Ming, edizione Einaudi

Riporto qui sotto il commento tratto da WWW. bol.it che condivido pienamente.

I contenuti
Un travagliato viaggio verso oriente lo porta fino a Istanbul, dove incontrerà Giuseppe Nasi, alias Joào Miquez, nemico n.1 di Venezia, potente giudeo che dal cuore dell'impero ottomano sfida e destabilizza l'Europa. Tra echi di rivolte, innovazioni tecnologiche, scontri di civiltà, l'intrigo si muove da Ragusa a Cipro, passando per Salonicco (la "Gerusalemme dei Balcani", capitale del giudaismo sefardita) e altre "colonie di funghi velenosi". La parola Thammul indicava la "convivenza" tra le religioni nell'Impero ottomano. Documenti segreti, battaglie, città assediate, biografie che si alimentano di leggenda. In una simile temperie ricompare, anziana ma indomita, una vecchia conoscenza. L'uomo non vede l'intero affresco, ma sa quello che deve fare.

La recensione di BOL.it quindici anni di distanza da Q, il gruppo di autori nascosto sotto l'unico nome di Wu Ming (ma all'esordio fu Luther Blissett) torna a scrivere una nuova avventura ambientata nel mondo del primo romanzo. Un ritorno che ripaga ampiamente l'attesa: si riprendono l'ambientazione e alcuni personaggi, ma il libro va ben oltre dall'essere un semplice "Q 2", proponendo una storia totalmente nuova e indipendente.
Tutto ha inizio a Venezia, quando l'Arsenale prende misteriosamente fuoco mettendo in subbuglio la città. Emanuele De Zante, un caparbio agente della Serenissina, indaga sul colpevole, giungendo ben presto a un nome. Ma le sue deduzioni, seppur corrette, non vanno a genio al Consigliere, che preferisce trovare un capro espiatorio che soddisfi i cittadini e non metta in ginocchio Venezia. Sfortunatamente per lui, è proprio De Zante il colpevole perfetto. E così, in poco tempo il fedele agente si trasforma in fuggiasco, costretto a intraprendere un lungo viaggio verso Costantinopoli. Cambierà nome, conoscerà Giuseppe Nasi, l'arcinemico di Venezia, prenderà parte da protagonista al conflitto tra la Serenissima e l'Impero Ottomano, mentre l'Impero d'Oriente inizia il suo definitivo declino.
Altai è molto più di un romanzo storico: è una storia di potere, un confronto fra civiltà, un incontro tra antichità e attualità. Imperdibile per chi ha amato Q, ma abbastanza diverso da poter incuriosire tanti altri nuovi lettori.

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