martedì 23 maggio 2023

Recensione: Il Crinale

 "Il Crinale”, di Michael Punke; titolo originale “Ridgeline”; traduzione di Gaspare Bona, edizioni Einaudi; Isbn 978-88-06-25168-0.

Il romanzo ricostruisce gli antefatti e lo svolgimento della “battaglia di Fetterman” (21 dicembre 1866) che contrappose una alleanza di Sioux, Cheyenne e Arapaho guidata sul campo dal capo indiano Cavallo Pazzo, ad un distaccamento dell’esercito statunitense guidato dal capitano Fetterman.

L’esito della battaglia fu il completo annientamento del contingente americano (circa 80 caduti) e costituisce una delle più pesanti sconfitte subite dall’esercito nell’ambito delle guerre indiane.

Il fatto storico rientra nella cosiddetta “Guerra di Nuvola Rossa” e, più in particolare, nei fatti legati alla costruzione di Fort Phil Kearny, che aveva lo scopo di rafforzare il controllo della Pista Bozeman, percorso che univa il Montana alla pista dell’Oregon attraversando un territorio che tradizionalmente costituiva un importante territorio di caccia per gli indiani.

Il titolo “Il Crinale”, richiama un aspetto importante della situazione geografica del campo di battaglia perché proprio le cime collinari circostanti costituivano l’estremo entro il quale era possibile operare un’adeguata difesa da parte della guarnigione di Fort Phil Kearny. Di questa condizione gli indiani ne erano perfettamente consci, tanto che costruirono la loro strategia al preciso scopo ci costringere il contingente dell’esercito a superare tale limite.

L’Autore ben ricostruisce tutti gli aspetti storici e le ragioni che portarono fatalmente al disastro apportando solo alcune lievi modifiche (motivate in appendice) rispetto alle versioni dei fatti maggiormente accreditate dagli storici. Ne risulta un romanzo scorrevole e avvincente che, nello stesso tempo, risulta almeno altrettanto accurato di un’opera di saggistica.

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