L’Autore ricostruisce la vicenda dell’assedio di Alamo
e dei principali scontri della guerra d’indipendenza texana del 1836, la
battaglia di Coleto e la definitiva vittoria texana di San Jacinto. Gli scopi
dell’opera sembrano plurimi perché PITII si pone sia l’obiettivo di dimostrare
l’importanza di questi fatti nella costruzione del mito, della cultura ed anche
di una certa retorica nord-americana, sia di rendere evidente quanta distanza
esista fra l’ambiente storico e i fatti reali rispetto a quanto sia stato
invece riproposto nell’ampia produzione letteraria e, soprattutto,
cinematografica, riguardo questi avvenimenti.
L’opera si sviluppa attraverso una dettagliata
descrizione dei principali protagonisti e un’attenta ricostruzione della
situazione fisica e politica nella quale avvennero i fatti, inframmezzando però
molti personaggi, aneddoti e siparietti minori e condendo il tutto con uno
stile velato da una dissacrante quanto giustificata ironia.
Personalmente, non sono molto esperto di queste
vicende storiche ma, a mio parere, PITII riesce a ricondurre i fatti e i
personaggi a quello che erano, senza risparmiare nessuno, né i messicani, né i
texani.
La guerra d’indipendenza è dunque presentata per
quello che doveva essere, cioè una serie di moti promossi da immigrati dell’ultima
ora, ma soprattutto, da schiavisti, avventurieri e speculatori di ogni risma
contro un governo centrale che, effettivamente era lontano, assente e corrotto,
ma pur sempre meno incivile rispetto agli standard morali dei cosiddetti padri
fondatori dell’indipendenza texana. Tutti i personaggi principali della vicenda
di parte texana: William Travis, Jim Bowie, Davy Crocket, James Fannin e Sam Huston
vengono ridotti a quel che erano, una manica di falliti, vagabondi, fuggitivi, farabutti,
violenti, truffatori e alcolizzati che nessuno vorrebbe come vicini di casa; e,
ovviamente, ma questo già lo sapevamo, anche il generale Antonio Lòpez de Santa
Anna non ci fa una migliore figura. Altro che cappello di castoro e indomito coraggio
in nome della libertà!
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