"Mare aperto – Storia umana del Mediterraneo Centrale”; di Luca Misculin; edizioni Einaudi; Isbn 978-88-06-26605-9.
Il Canale di Sicilia,
toccando le coste siciliane, l’arcipelago maltese e le coste africane di Libia
e Tunisia, fin da tempi remoti si è presentato, a seconda dei momenti, delle
capacità tecnologiche e dal clima geopolitico, nel doppio ruolo di linea di
divisione e/o di luogo di passaggio e integrazione di queste terre.
Partendo dall’alba dei
tempi, ove il mare costituiva una barriera ma anche una garanzia di sicurezza
grazie all’isolamento, l’Autore ci guida in un excursus che mescola storia a curiosi
aneddoti passati e moderni ma che ha soprattutto l’obiettivo di ricordarci come
questo lembo di mare sia soprattutto “nostrum”, ovvero di tutte le genti che ne
abitano le coste.
Libro divertente e
probabilmente da considerarsi non completamente “ortodosso” e “accademico”,
visto il suo soffermarsi, mettendoli quasi sullo stesso piano, su grandi eventi
e piccole storie.