"Sparta”, di Laura Pepe; edizioni Laterza; Isbn 978-88-581-5516-5.
Cosa sappiamo veramente
di Sparta? Questa la premessa dalla quale parte questo Saggio.
Esso cerca di dare delle risposte organiche in tal senso, là dove se ne
sente un gran bisogno; mentre sappiamo tutto di Atene, non siamo altrettanto informati
sulla storia, sulla sorte, la cultura e la società della sua più grande antagonista
che, tra l’altro, fu anche quella che fra le due prevalse nella Guerra del Peloponneso
(431 – 404 a. C.) segnando la fine della supremazia ateniese a proprio vantaggio
e che mantenne fino alla battaglia di Leuttra (371 a.C.) che, a sua volta,
sancì il passaggio alla dominazione tebana.
Sparta fu quindi fra le
grandi potenze dell’epoca, ma, contrariamente alla sua principale rivale,
Atene, per la quale sono disponibili ampie testimonianze culturali ed archeologiche, non
ha lasciato evidenti tracce di sé nemmeno nel paesaggio.
A dire il vero, pure sul piano culturale e sociale, seppure Sparta abbia lasciato numerosi aneddoti, indizi, storie e leggende, non esiste un “corpus” rilevante di fonti dirette, ovvero, prodotte da personaggi spartani. Infatti, quasi tutto ciò che si sa di questa gloriosa città è stato riportato e prodotto da terzi, spesso con l’obiettivo esplicito di effettuare confronti e soprattutto contrapposizioni rispetto alla rivale ateniese con il dubbio quindi che risultino piuttosto parziali,
Gli spartani invece hanno
detto pochissimo di sé; “laconici” fino in fondo quindi!