… o meglio, facciamolo solo come ultima risorsa e dopo aver chiuso tutto il resto.
In molte regioni si parla di
chiudere le scuole e di ricominciare a tenere le lezioni in remoto. Io penso
che questo sarebbe veramente una misura da sconsigliarsi e da prendere come “extrema
ratio” e solo dopo che sia stato sigillato “tutto il resto” (e ben sappiamo che
impatto avrebbe sull’economia una situazione di questo genere!).
Se il problema è la congestione
dei mezzi pubblici ci sono infatti anche altre possibili (e magari estreme) soluzioni
che si possono provare a mettere in atto; ad esempio cercare di modificare gli
orari di lavoro e/o di entrata/uscita da scuola, incentivare o anche imporre
diversi tipi di mobilità (chi può vada a piedi, ad esempio!), cominciare a imporre
lo smart working a tutti quelli che lo possono praticare, introdurre orari
fissi per classi di età e stato occupazionale per l’accesso a certi negozi ed
esercizi (ad esempio per i pensionati riguardo ai supermarket!) ... e persino
per uscire di casa, se necessario, ecc.
La scuola però dovrebbe essere l’ambiente
che, principalmente si dovrebbe cercare di salvaguardare, anche solo per il
fatto che da essa dipende il nostro futuro.
... tra l’altro, sembrerebbe che
non sia la scuola il principale veicolo di diffusione del virus!
Quindi cerchiamo di mantenere i
nervi saldi e pensare al futuro delle nuove generazioni... una volta tanto!