“L’incredibile cena dei fisici quantistici” di Gabriella Greison, edizioni Salani,
ISBN 978-88-6918-899-2.
Siamo
nell’autunno del 1927 e a Bruxelles si è appena concluso il V° congresso Solvay
della fisica incentrato sul tema di: “elettroni e fotoni” a cui hanno
partecipato quasi tutti i principali protagonisti ai quali verrà riconosciuto
il merito di aver gettato le basi e sviluppato i concetti della “nuova fisica”,
quella quantistica. Alcuni di loro sono già stati insigniti del premio Nobel, ancora
di più saranno invece quelli che lo conseguiranno in futuro e proprio relativamente
a questo campo della scienza.
Il
congresso si chiude con la cena di gala a cui partecipano anche i reali del
Belgio.
Ecco
quindi che troviamo seduti gomito a gomito molti personaggi che ormai vengono
considerati veri e propri “giganti” della fisica: William Bragg, Luise de
Broglie, Albert Einstein, Hendrik Lorenz, Niels Bohr, Owen Willans Richardson,
Max Born, Arthur Compton, Marie Curie, Paul Langevin, Irving Langmuir …
Mancano
invece all’appuntamento, avendo però partecipato al congresso soggetti
altrettanto importanti e cruciali: Werner Heisenberg, Wolfgang Pauli, Paul
Dirac, Erwin Schrödinger, Paul Ehrenfest e Max Planck. Secondo la ricostruzione
della cena, essi saranno comunque fra i protagonisti dell’evento perché spesso
essi verranno citati nelle chiacchiere che si svilupperanno durante tale
incontro.
Durante
la cena si sviluppano i discorsi, alcuni seri ed elevati (come quello che
sancisce la “vittoria” di Bohr su Einstein!), altri banali e non mancano,
ovviamente i pettegolezzi.
Ecco
qui dunque il succo del racconto, un romanzo divertente che mette insieme letteralmente
allo stesso tavolo sia l’uomo sia lo scienziato, con tutte le sue
caratteristiche fisiche e psicologiche; il suo genio, la sua logica, ma anche imbandendone
le bizzarrie, i piccoli o i grandi difetti, i vizi e le virtù, le idiosincrasie,
i protagonismi, le gelosie, e le aspirazioni grandi e piccole.
Carino!